Le mafie non si combattono solo con la repressione e il controllo del territorio ma anche con la sottrazione di parti di patrimonio che vengono poi restituite alla collettività per scopi sociali. Dopo aver intercettato 1,3 milioni di euro nelle scorse settimane per due progetti di riqualificazione di beni confiscati nei giorni scorsi il Comune di Corigliano-Rossano si è visto trasferire dall’Agenzia Nazionale un immobile, situato in via Cardame, che sarà oggetto di progettazione e recupero per fini sociali.
«L’affermazione della legalità quale valore fondante della nostra comunità è una priorità – ha commentato il vicesindaco Maria Salimbeni – che con la nostra azione amministrativa stiamo portando avanti sin dal nostro insediamento. Con la delibera di Giunta n.386 del 24.11.2022 abbiamo deciso di acquisire questo bene, da destinare a finalità di supporto per soggetti fragili e famiglie in difficoltà, e finalmente l’iter è giunto a conclusione».
«La lotta alla criminalità organizzata si porta avanti anche con queste azioni – ha aggiunto il sindaco Flavio Stasi – e le buone pratiche di riacquisizione e riutilizzo dei beni confiscati ai mafiosi sono uno degli strumenti principali utili a riaffermare nella cittadinanza la fiducia nelle istituzioni e al tempo stesso a indebolire finanziariamente e socialmente i mafiosi. Sia coi PINQUA che con l’ultimo bando per la valorizzazione dei beni confiscati siamo riusciti ad intercettare fondi importanti per la riqualificazione ma soprattutto per restituire alla collettività la ricchezza sottratta alla criminalità. Questo è un ulteriore passo in avanti che ci consentirà di introdurre nuovi progetti per la comunità».