di Paolo Ficara – Un intoppo notevole, fastidioso e scoperto in ritardo. La Reggina non ha le mani libere sul calciomercato, avendo ricevuto comunicazione dalla Covisoc circa l’indice di liquidità: il club ha già sforato il rapporto tra entrate ed uscite – tecnicamente si chiama rapporto passivo/attivo – e per effettuare acquisti, dovrà contestualmente provvedere a cessioni di importo pari o superiore.
Tradotto: voglio un calciatore il cui ingaggio è 100, devo toglierne uno che guadagna almeno 100; voglio un giocatore il cui cartellino costa 2, devo contestualmente venderne uno ad almeno medesimo prezzo.
Un ostacolo cui si potrebbe ovviare solo con una ricapitalizzazione. Ma lo scorso 21 dicembre è stata pubblicata la richiesta di ristrutturazione del debito: qualora il Tribunale di Reggio Calabria – entro 120 giorni – accettasse tale piano, la Reggina si vedrebbe sensibilmente defalcata la consistente parte dei debiti con l’erario. Una ricapitalizzazione manderebbe i creditori sul piede di guerra, in questa fase.
Il patron Felice Saladini è stato avvisato in colpevole ritardo, ossia a calciomercato già aperto, circa la comunicazione della Covisoc giunta a dicembre. Fermo restando che la società avrebbe dovuto già avere contezza da settembre, della situazione. Motivo per cui l’imprenditore lametino sta effettuando un giro di consultazioni, per individuare un nuovo dirigente da inserire in organigramma col compito di vigilare su tutte le situazioni di carattere amministrativo/finanziario e gestionale.
Di questo e di altro – con ampio spazio al calciomercato – si è parlato all’interno di Reggina Talk, sulla pagina facebook del Dispaccio, con gli interventi di Armando Ortoli (ds Spal), Daniele Sebastiani (presidente Pescara), Davide Vaira (ds Modena) e Vincenzo Pisacane, agente di Brian Bayeye. A fondo articolo trovate l’intera puntata di lunedì 16 gennaio.