“Se non siamo audaci, il che non è sinonimo di irresponsabili, se non siamo terribilmente audaci con i nostri sogni e non crediamo in loro fino a renderli realtà, allora i nostri sogni appassiscono, muoiono, e noi con loro” - Luis Sepúlveda
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Morte di Ratzinger, le diocesi della Calabria: “Ha insegnato con la sua vita, le sue parole e la sua umiltà”

“Oggi si è concluso l’ultimo tratto di strada del venerato pontefice. Egli ha saputo insegnare con la parola e con la vita ed indicare le vie della conoscenza del Mistero, attraverso la sua autorevole dottrina e ancor più attraverso la sua umiltà quando, lasciando la Cattedra petrina, si e’ ritirato nel silenzio perché le forze sono venute meno. Ha continuato a pregare sul monte per l’intera Chiesa e l’umanità”.

Così monsignor Giuseppe Piemontese ha ricordato il Papa emerito.

“Il papa della gioia restera’ nella storia per la sua delicatezza, per il suo autorevole contributo alla ricerca teologica e anche per il mettersi da parte. Noi cosentini lo ricorderemo anche per i suoi approfonditi studi sull’abate Gioacchino da Fiore e il suo rapporto con San Bonaventura e per il dono della Beatificazione di Elena Aiello che definì “un’anima eminentemente eucaristica” annunciando il rito a Cosenza a conclusione dell’udienza generale del 14 settembre 2011″.

Già nel Te Deum di questa sera, in Cattedrale e nelle parrocchie, si pregherà per la sua anima affinché il Signore lo accolga come “buono e fedele operaio della sua vigna”.

Su invito dell’arcivescovo Fortunato Morrone, anche tutta la comunità diocesana di Reggio Calabria – Bova, il presbiterio, i diaconi, i religiosi e le religiose, i seminaristi e i fedeli laici, “si uniscono al dolore e alla preghiera della comunità ecclesiale, elevando preghiere di suffragio per Benedetto XVI e, nello stesso tempo, rendendo lode al Signore per il dono di questo grande Papa che ha contribuito in modo determinante a rievangelizzare l’occidente”.

“Risuonano ancora nel cuore le parole pronunciate da papa Ratzinger nella sua visita pastorale in terra di Calabria: ‘Non cedete mai alla tentazione del pessimismo e del ripiegamento su voi stessi’”.

La Chiesa che è in Lamezia Terme “si unisce in preghiera alle Chiese sorelle nel mondo per il ritorno alla casa del Padre dell’amato Papa emerito Benedetto XVI, venuto a mancare alle 9.34 di questa mattina”.

“È ancora vivo – è scritto in una nota di mons. Serafino Parisi, vescovo di Lamezia Termeil ricordo dell’esortazione che, il 9 ottobre 2011, in occasione della sua indimenticabile visita pastorale alla Diocesi lametina, dall’area industriale di Lamezia rivolse alla nostra comunità ed all’intera Calabria: “Sono venuto per condividere con voi gioie e speranze, ideali di questa comunità diocesana – disse rivolgendosi alle migliaia di fedeli giunti a Lamezia anche da fuori regione – . So che anche a Lamezia come in tutta la Calabria non mancano problemi e preoccupazioni. Dove la criminalità ferisce il tessuto sociale, in cui si ha la sensazione di essere in emergenza. Non cedete al pessimismo, fate appello alle risorse della vostra fede e delle vostre capacità umane”. Parole che, oggi più che mai, facciamo nostre.

“Nel pregare per la sua anima, ringraziamo Dio – conclude il vescovo – per i doni che attraverso questo Successore di Pietro ha voluto elargire alla Chiesa intera, particolarmente mediante il suo acume teologico e la profonda spiritualità, e – non meno – per mezzo di una testimonianza di vita improntata ad una grande umiltà”.

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