Sottoscritto qualche giorno addietro presso la sede dell’Istituto Familiari il protocollo d’intesa tra l’Amministrazione comunale di Bova, rappresentata nell’occasione dal Vicesindaco Gianfranco Marino, e l’Istituto Scolastico rappresentato dal Dirigente Avv. Vincenzo Zappia.
“La firma del documento – spiega il vicesindaco Marino – sancisce di fatto una collaborazione che partirà operativamente già dal prossimo mese di gennaio. Nel solco delle esperienze di collaborazione poste in essere nell’ultimo anno con gli Istituti scolastici del territorio metropolitano, abbiamo inteso trasformare le nostre strutture in spazi aperti alla creazione e alla condivisione di contenuti. In quest’ottica si è pensato ad un percorso che, aprendosi agli Istituti scolastici di Istruzione secondaria di secondo grado, ed in maniera specifica ai Licei Classici, possa sposare gli obiettivi della L. 107/2015. Questo, attraverso la sperimentazione diretta e l’applicazione di strumenti professionali, attraverso i quali gli studenti contribuiranno alla costruzione di un’idea dinamica del patrimonio museale in possesso del nostro Comune, che non solo riesca a rafforzare il rapporto con i visitatori ma a rendere più proficua e duratura la loro relazione con l’oggetto e la collezione. La finalità del percorso di Alternanza scuola/lavoro – prosegue Marino – che abbiamo immaginato e proposto presso il Museodella Lingua greco-calabra ‘G. Rohlfs’ (www.museogerhardrohlfs.it), è da ricercarsi nella costruzione di uno spazio di confronto dinamico e aperto dove lo studente partecipi attivamente, in un ambiente educativo ed esperienziale in cui condividere una attività di museografia collettiva e partecipativa. Il progetto si profila come un processo di co-produzione dei contenuti culturali per la realizzazione di attività museali, uno spazio di costruzione e non solo di trasmissione di saperi e conoscenza che intende incrementare il percorso di integrazione degli studenti con quello di produzione culturale. Gli studenti, spesso semplici fruitori passivi delle collezioni museali, diventeranno così facendo, protagonisti attivi dei processi di produzione culturale attraverso la partecipazione diretta al contesto operativo, realizzando la socializzazione e la permeabilità tra i diversi ambienti e professioni, nonché gli scambi reciproci delle esperienze che concorrono alla formazione della persona. Tutto questo in un ambiente in cui avranno la possibilità di conoscere un piccolo museo etnografico che racconta un bene immateriale relazionale “la lingua dei greci di Calabria” attraverso ricostruzioni storiche e oggetti di vita quotidiana, donati dalla comunità, seguendo la ricostruzione storica tracciata dal linguista tedesco G. Rohlfs. Tra le attività proposte ci saranno, partendo da uno studio dell’evoluzione linguistica in Calabria, anche la realizzazione di contenuti multimediali e la sperimentazione delle visite guidate all’interno del Museo e nelle sue sezioni urbane, che vedranno proprio gli studenti nella veste di ciceroni. Un doveroso ringraziamento – conclude Marino – va rivolto all’Avv. Zappia, dirigente dell’Istituto Familiari per avere colto fin da subito la valenza di un percorso che vuole coniugare la crescita dei nostri giovani alla riscoperta ed alla valorizzazione del nostro patrimonio culturale”.