Anche quest’anno l’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme aderirà alla campagna di sensibilizzazione nazionale “ILLUMINA NOVEMBRE”, giunta al suo 8° anno consecutivo, organizzata da “ALCASE Italia ODV per la lotta contro il cancro del polmone” sposandone pienamente progetti ed intenti. La campagna che durerà fino ad oggi, mercoledì 30 novembre 2020, ha avuto lo scopo di sensibilizzare sulla drammaticità del cancro al polmone, cercando di risvegliare le coscienze sul tema prevenzione e dignità, nonché diritti, dei malati.
Novembre è – nel mondo intero – il mese dedicato alle iniziative di Sensibilizzazione al Cancro del Polmone (Lung Cancer Awareness Month).
Oggi simbolicamente, la statua della Madonnina dell’obelisco sito in Piazza Ardito ed il monumento dei caduti di corso Numistrano – Nicastro di Lamezia Terme, si accenderanno di bianco ALCASE dalla volontà di far rumore e far parlare di cancro al polmone per accrescere la consapevolezza su tutto ciò che la malattia comporta, a livello individuale e sociale, e per sostenere i malati e le loro famiglie che stanno lottando contro un cancro del polmone. La luce bianca accesa vuol far luce però, anche ed in maniera incisiva sull’arma dello screening quale strumento per salvare migliaia di vite, educando sull’idea che la diagnosi non è una sentenza di morte e che l’attenzione mediatica si deve spogliare da miti e vecchie credenze, fornendo alla comunità degli ammalati solide motivazioni per un atteggiamento positivo e fiducioso.
É questo un importante appuntamento annuale – dichiarano da ALCASE – che ha lo scopo di catturare l’attenzione dell’opinione pubblica verso una patologia che rimane ancora oggi, tristemente ancorata al “marchio negativo del fumatore” e a quello, altrettanto negativo, “della incurabilità.” Una patologia che invece vede ogni giorno aumentare le prospettive di guarigione e di controllo clinico prolungato.
Negli ultimi anni, infatti, grazie all’introduzione dei farmaci ad azione molecolare e agli inibitori del “checkpoint” immunitario, si sono aperti nuovi, assai promettenti scenari di cura e di stabilizzazione della malattia. Spesso, anche i malati non più operabili possono godere di una buona e prolungata qualità di vita, convivendo per anni con un cancro ormai…“cronicizzato”.
La luce bianca accesa vuol far luce però, anche ed in maniera incisiva sull’arma dello screening quale strumento per salvare migliaia di vite, educando sull’idea che la diagnosi non è una sentenza di morte e che l’attenzione mediatica si deve spogliare da miti e vecchie credenze, fornendo alla comunità degli ammalati solide motivazioni per un atteggiamento positivo e fiducioso.