Serata evento al Circolo Sottufficiali della Marina Militare di Roma per la presentazione del libro di Manuelita Iacopetta e Pietro Ardito “Alla ricerca del cibo perduto. La tradizione gastronomica della Calabria tra storia, miti e leggende” (Grafichéditore).
Una vera e propria full immersion con una nutrita rappresentanza dei calabresi che nella Capitale sono oltre 500mila.
A coordinare gli interventi dei due autori la sapiente conduzione di Rosaria Talarico, giornalista che vanta anch’ella natali calabresi unitamente ad una ricca e brillante carriera.
L’evento è stato organizzato dall’associazione “Profumi e sapori della Calabria” di Franco Serratore, calabrese trapiantato da anni nel cuore di Caput Mundi che, grazie al suo sodalizio, promuove e valorizza le eccellenze della terra calabra. Non solo prodotti tipici naturalmente ma anche eccellenze del mondo della cultura e dello spettacolo. L’associazione, infatti, organizza spesso eventi con ospiti di prestigio per esaltare quella calabresità che è un sentimento vivo e profondo tra i tanti nostri corregionali che vivono stabilmente a Roma.
Durante l’amabile conversazione intessuta con Rosaria Talarico gli autori hanno ripercorso la genesi della loro opera prima “non un semplice libro di antiche ricette o un catalogo aggiornato di prodotti che costituiscono dei capisaldi per l’agroalimentare locale, bensì una approfondita ricerca di letteratura gastronomica. Un exursus in cui si incontrano e si compendiano tutti gli aspetti e le dimensioni della tradizione culinaria calabra. Sociologia, antropologia, cultura salutista. Il libro spazia a tutto campo da un ambito all’altro perché il cibo non è solo alimento di sussistenza ma una filosofia di vita, un modo di essere e di porsi con l’altro”.
Alla ricerca del cibo perduto” riscopre le eccellenze e gli usi e i costumi del territorio che affondano le loro radici in secoli di buone pratiche, tramandate con cura certosina quasi fossero dei veri e propri riti. Dal Pollino allo Stretto non manca nulla nella mappa dell’arte culinaria che nei secoli ha incontrato e intersecato storia, cultura, tradizione, religiosità popolare. Un percorso articolato che si inerpica tra sentieri di sapori raggiungendo alte vette di contaminazioni culturali”.
Nel dibattito intavolato tra gli autori e la giornalista si è parlato anche della finalità dell’opera “che è quella di innestare l’esperienza antica con i moderni mezzi di comunicazione per la creazione di nuove sinergie e nuove opportunità di conoscenza. Corsie preferenziali per turisti alla ricerca del gusto. Turismo culturale e gastronomico da far ‘camminare a braccetto’ in quanto volano imprescindibile per l’economia della millenaria terra calabra”. A conclusione dell’incontro non si poteva non parlare dell’accoglienza e dell’ospitalità che da sempre caratterizza la popolazione che vive in Calabria. Una regione che ancora oggi è ultima nelle classifiche che riguardano la ricchezza materiale, lo sviluppo tecnologico e quant’altro ma che non è mai stata seconda a nessuno per spirito di fratellanza e senso di comunità.
La serata evento si è conclusa con una cena per i numerosi presenti che affollavano la sala del Circolo Sottufficiali della Marina Militare. Sulla tavola, dall’antipasto al dolce, le pietanze preparate con le ricette de “Alla ricerca del cibo perduto”.
Il volume, uscito nel dicembre 2021, è stato presentato anche Salone del libro di Torino nel maggio scorso e presto vedrà anche una seconda ristampa.