Si è svolta oggi, nel mar Ionio, nelle acque a largo di Crotone, una articolata esercitazione condotta congiuntamente dagli assetti aeronavali della Marina Militare e della Guardia di Finanza, rappresentati dai mezzi del Comando Operativo Aeronavale di Pratica di Mare e del Comando Regionale Calabria del Corpo.
Le attività simulate hanno riguardato la creazione di uno scenario tipicamente di Law-Enforcement, orientato al contrasto ai traffici illeciti sul mare e concernente la localizzazione in acque internazionali e il successivo abbordaggio, in acque nazionali, di un target navale, simulato da Nave Saturno della Marina Militare, il cui controllo era stato preso da personale con intenzioni ostili.
Le operazioni, nonostante le difficili condizioni meteomarine, sono state condotte, in stretta
cooperazione, dai team di abbordaggio della Fregata Carlo Bergamini della Marina Militare e dal Pattugliatore P02 Monte Cimone dipendente dal Gruppo Aeronavale della Guardia di finanza di Messina, secondo i rispettivi ruoli e competenze, coadiuvati dai propri assetti aerei, quali un velivolo P180 della Marina Militare, un ATR MP72 e un elicottero AW139 entrambi della Guardia di Finanza.
Le attività di scorta e assistenza nelle successive fasi di polizia giudiziaria sono state assicurate da due unità costiere velocissime del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Vibo Valentia.
Attraverso la simulazione, i mezzi e il personale coinvolto hanno avuto così la possibilità di
incrementare il livello di interoperabilità degli assetti della Marina Militare e della Guardia di finanza, affinando e testando le procedure operative congiunte, fondamentali nelle attività di pattugliamento aeromarittimo, in modo da favorire il processo di integrazione delle peculiari capacità a livello interforze, condizione indispensabile per trovarsi pronti alle sempre più critiche sfide alla sicurezza e assicurare, nel contempo, la difesa degli interessi nazionali nel mar Mediterraneo.
La Guardia di Finanza nel suo ruolo di unica polizia sul mare, continua a tenere alto il livello di addestramento e di operatività, anche a presidio degli interessi economico-finanziari nazionali e dell’Unione Europea.