“Ho imparato così tanto da voi, Uomini... Ho imparato che ognuno vuole vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata” - Gabriel Garcia Marquez
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Morti in rogo a Catanzaro, Sunia, Sicet e Uniat nazionali e regionali: “Fare chiarezza su quanto avvenuto”

Le Organizzazioni Sindacali nazionali (Sunia, Sicet e Uniat) unitamente a quelle regionali e territoriali Sunia-Cgil Calabria, Sicet-Cisl Catanzaro e Uniat Calabria, in qualità di associazioni per la tutela degli assegnatari di alloggi di edilizia pubblica e degli inquilini, esprimono “Profondo dolore in riferimento alla tragedia che si è consumata l’altra notte a Catanzaro nel quartiere popolare ‘Pistoia’ dove un incendio, scoppiato per cause ancora da chiarire, ha causato la morte di tre giovani vite, mentre altri quattro familiari versano in gravi condizioni”.

Le OO.SS. esprimono, inoltre, il loro “cordoglio per i familiari delle vittime e per tutta la comunità colpita da questo immenso e inaccettabile dolore”.

Le rappresentanze sindacali, “nella certezza che si dovrà fare al più presto chiarezza su quanto avvenuto”, si dicono “solidali con gli assegnatari delle abitazioni popolari per le condizioni in cui spesso sono costrette a vivere e richiederanno immediatamente un incontro alle Istituzioni ed agli Enti competenti per conoscere lo stato di sicurezza ed il rispetto delle leggi negli alloggi sociali e quali iniziative si vogliano intraprendere per la messa in sicurezza dell’intero patrimonio di edilizia sociale regionale e dei cittadini che vi abitano”.

“Non a caso – concludono i Segretari Generali nazionali del Sunia (Stefano Chiappelli), del Sicet (Fabrizio Esposito), dell’Uniat (Augusto Pascucci), unitamente ai Segretari regionali e territoriali, Francesco Alì (Sunia-Cgil Calabria), Raffaele Rotundo (Sicet-Cisl Catanzaro) e Gaetanella Pesce (Uniat Calabria) – è da tempo che le scriventi OO.SS. richiedono una seria riforma dell’Osservatorio Regionale sulla Casa. Si tratta di tematiche importanti, per troppo tempo sacrificate, di cui non ci si può occupare solo quando accadono le tragedie. Ora bisogna passare ai fatti”.

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