«Non mi fate paura né voi né chi vi ha mandato. Omertà e basso profilo non fanno per me, è uno stile comunicativo che lascio volentieri a persone come voi. E io sarò pure un “cornuto” ok, ma dico anche che solo i vili lanciano il sasso e poi nascondono la mano. Perché non uscite allo scoperto?». Lo ha dichiarato Klaus Davi a proposito di una scritta ingiuriosa nei suoi riguardi apparsa nei giorni scorsi proprio nel cuore del rione Archi. Il giornalista si dice certo che sia collegata alle sue inchieste sul quartiere stesso (per le quali pende un processo fissato il 3 novembre prossimo a Milano in cui Davi è imputato, accusato, secondo il capo di imputazione, di aver offeso la reputazione di un presunto capo clan proprio di quella zona) ma anche alle recenti dichiarazioni di Filippo Barreca sull’omicidio Ficara e relative alle connessioni fra i gruppi di Archi, di Santa Caterina e i gruppi di Bocale. «Queste scritte sono la riprova che i tre contesti sono collegati, tutto come da copione! Vado avanti con serenità con il mio lavoro», ha concluso Davi.
Scritte ad Archi, Klaus Davi: “Solo i vili lanciano il sasso e nascondono la mano”
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