L’occasione è stata la registrazione avvenuta mercoledì sera del web talk ‘KlausCondicio’ condotto da diversi anni da Klaus Davi su YouTube. L’ospite della puntata era Totò Cuffaro, già governatore della Sicilia e ‘King Maker’ di una formazione politica ispirata ai valori della vecchia DC. Parlando della detenzione di Cuffaro, Klaus Davi ha colto la palla al balzo: “Ma lei verrebbe a parlare della sua esperienza di detenuto al carceri di Palmi?”. Cuffaro, che è autore di un libro proprio su questo tema dal titolo “L’uomo è un mendicante che crede di essere un re” edito dalla Compagnia Editoriale Aliberti, ha accettato con entusiasmo. Quindi, previa autorizzazione del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e del direttore del carcere dottor Mario Antonio Galati, Cuffaro – si legge in un comunicato stampa del massmediologo – sarà il prossimo ospite delle lezioni di Klaus Davi ai detenuti di alta sicurezza di Palmi.
Il giornalista, titolare di una prestigiosa agenzia di comunicazione, tiene infatti dallo scorso giugno un corso semestrale a titolo gratuito dedicato al mondo del marketing e della comunicazione presso la struttura penitenziaria di Palmi. Sono state quattro le lezioni già tenute finora e altre quattro sono in programma pianificate entro Natale.
«I detenuti hanno reagito con attenzione e passione e stanno partecipando in massa. Sono attentissimi e ipercritici. È un’esperienza molto bella. La cosiddetta antimafia la so fare solo così, stando sui posti non dietro la scrivania… Ovviamente l’idea della presenza di Cuffaro verrà sottoposta al Dap ma non vedo controindicazioni. Cuffaro è stato riabilitato, ha scontato la sua pena e il suo intenso volume è perfettamente in tema con il mio corso di studi che comprende anche una parte sulla comunicazione carceraria. Mi ha inoltre colpito l’alto livello di professionalità che caratterizza gli agenti della Polizia Penitenziaria e la preparazione degli educatori. Ero andato lì per insegnare e invece è stata un’occasione unica per imparare molto da loro», ha commentato Klaus Davi.