Sette anni fa, il 12 agosto 2015, fa l’allora città di Rossano e parte della città di Corigliano, si risvegliarono sotto una rovinosa alluvione, che lasciò ferite profonde ma mise anche alla prova la volontà, l’abnegazione e il coraggio di tanti cittadini che stivaloni ai piedi e vanga in mano, lavorarono incessantemente per giorni, accanto alle autorità preposte, per riportare la città alla normalità o almeno a una parvenza della stessa. Ieri a Scilla stessa situazione, acqua, fango, detriti e distruzione. Ma anche a Scilla la stessa forza e la stessa volontà che contraddistinse la nostra città.
«So cosa vuol dire trovarsi sommersi dal fango – afferma il sindaco Flavio Stasi – all’epoca non rivestivo ancora cariche pubbliche ma ricordo bene il dolore, la paura e la voglia di riscatto della mia città, la stessa che ho visto nel sindaco Pasqualino Ciccone e nella gente di Scilla e non solo. A tutti loro va la solidarietà dell’intera amministrazione e i nostri più sinceri auguri per la pronta ripresa della cittadina intera che già oggi nell’arco di una giornata è stata ripulita dal fango»