“Da questo piccolo borgo calabrese di circa 1500 abitanti undici anni fa è partita una sfida che in poco tempo è diventata un sogno che si è realizzato. Il Premio Caccuri è diventato uno degli eventi culturali più importanti d’Italia a livello letterario tanto da dare a questo piccolo ma bellissimo borgo amministrato dalla bravissima sindaca Marianna Caligiuri una popolarità impensabile fino a poco tempo fa, notorietà che ha avuto anche benefiche ricadute economiche per tutta la zona. Un esempio che molti comuni dovrebbero seguire per consentire all’Italia di conoscere la Calabria anche per le tantissime cose positive che può offrire. Quest’anno ha vinto Il Cielo oltre le polveri di Valentina Petrini (Solferino Editore per la sezione saggistica. Al secondo posto, pari merito, gli altri tre titoli finalisti: Confini Invisibili di Barbara Gallavotti (Mondadori), IlLegal di Pif (Paper First in collaborazione con l’associazione Sulle nostre gambe) e Suicidio Occidentale di Federico Rampini (Mondadori). Condivido l’affermazione della Petrini che ha detto: ‘Non conosco altro modo di fare questo mestiere se non con il cuore. Ho scelto di raccontare soprattutto storie di diseguaglianza sociale, le storie delle persone che vivono e muoiono di lavoro, con ciascuna di loro ho un debito’.
La politica dovrebbe essere in grado di fare altrettanto sempre, non solo in alcune occasioni e manifestazioni come il Premio Caccuri (organizzato dall’Associazione No Profit Accademia dei Caccuriani presieduta da Adolfo Barone che di fatto ha inventato il premio poi patrocinato dal Comune) servono a ricordarcelo. Davvero una bella manifestazione nata da un’idea vincente e realizzata con poche risorse, cresciuta a dismisura nel corso degli anni grazie al cuore calabrese, che spero possa diventare ancora più importante in futuro”.
Lo scrive in una nota Amalia Bruni, leader dell’opposizione in Consiglio regionale.