“Remigio Marra è la testimonianza autentica di un amore incondizionato per il suo territorio” – sono le parole del sindaco Giuseppe Falcomatà che quest’oggi ha partecipato alla cerimonia di intitolazione del parco giochi situato a Catona, all’inizio del lungomare ‘Lagana’ – lato nord, che da oggi prenderà il nome di un figlio illustre di Catona.
Erano presenti inoltre il Consigliere comunale e componente delle Commissione Toponomastica Franco Barreca, il Presidente del Consiglio comunale Enzo Marra e il Consigliere comunale Giuseppe Giordano.
Il parco, implementato di altre attrezzature per lo sport, porterà il nome di un uomo politico della città che profuse il suo impegno civile ed istituzionale dopo aver preso parte alla Seconda Guerra mondiale.
Il primo cittadino lo ha ricordato come “un uomo che dedicò la propria vita all’interesse pubblico e al suo amato quartiere, Catona, di cui seppe essere autorevole espressione ed instancabile promotore del suo sviluppo sociale ed economico”; aggiungendo anche quanto il suo profilo umano abbia inciso nei ricordi di chi lo ha conosciuto ed insieme a lui condivideva la passione per la politica – “Remigio Marra, oltre a ricoprire la carica di Consigliere Comunale per due legislature consecutive, negli anni 1970-75 e 1975-80, fu una persona di grande fede. Presidente dell’Azione Cattolica catonese si adoperò in particolare a favore degli orfani e delle famiglie più bisognose. Questa formazione permeò la sua cultura politica, infatti, dal Partito Popolare di Don Sturzo fu tra i primi iscritti alla Democrazia Cristiana locale, di cui fu membro attivo e stimato, e venne eletto consigliere comunale per due legislature consecutive, fortemente voluto dalla gente. Di Remigio Marra si diceva che “per lui le zone rosse di Catona diventavano bianche”.
“La cosa che più mi colpì di lui – chiosando il Sindaco – è che nonostante la sua esperienza e la sua autorevolezza, rifiutò l’incarico di Assessore comunale per ricoprire la carica di consigliere delegato a Catona. Cosa inimmaginabile per i nostri tempi. Chi avrebbe declinato l’invito a svolgere un ruolo più importante e prestigioso, per occuparsi più da vicino del suo territorio e della sua comunità? Solo chi considerava il bene della sua gente al di sopra di tutto, anche del proprio percorso politico”.
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Sesto di otto figli, Remigio Marra nacque a Reggio Calabria il 01/01/1921 da Gaetano e Francesca de Meo. Orfano di padre a soli 10 anni, fu costretto a trasferirsi a Pescara in collegio per dare corso agli studi che più tardi gli consentirono di conseguire il Diploma di Maturità di Ragioniere. Sin da piccolo rivelò un carattere mite, umile, generoso verso gli altri. Prese parte alla seconda guerra mondiale. Nel 1945, alla fine del conflitto, di ritorno a Catona, iniziò a lavorare presso gli uffici del Servizio del Contributo Agricoli Unificati, dapprima come personale di concetto e successivamente come funzionario. Carriera portata avanti con passione ed energia per circa 40 anni. I suoi colleghi di ufficio lo ricordano con stima e affetto: era piccolo di statura, con i capelli rossicci, le mani espressive in continuo movimento, vivace e deciso nell’andatura; al tempo stesso rigoroso, con abiti scuri, era disponibile verso tutti, giovani ed anziani. Durante i due mandati legislativi si adoperò per una sana gestione della cosa pubblica e per lo sviluppo del comprensorio catonese; presentò due importanti progetti per la collettività: la costruzione di un insediamento universitario con alloggi per studenti sulle colline di Arghillà (che non ebbe seguito) e la costruzione degli svincoli autostradali di Gallico e Catona per decongestionare il traffico della SS 18 nel tratto Catona – Reggio Calabria, che fu realizzata. Morì a Reggio Calabria nel 1999.
