A trent’anni dalla scomparsa del Capitano Natale De Grazia, Gallico, suo luogo d’origine, ha tributato un sentito omaggio alla sua memoria con la cerimonia di intitolazione del Lungomare. Un atto fortemente voluto con cui il Comune ha dato seguito all’istanza avanzata da Legambiente e da moltissimi cittadini.
La significativa cerimonia di intitolazione ha voluto rappresentare un segno tangibile della gratitudine della città e un tributo doveroso al “capitano umano” che ha servito il Paese con integrità e straordinario senso del dovere.
Un momento solenne e partecipato che ha visto la presenza delle autorità civili, religiose e militari, insieme a una numerosa e commossa rappresentanza della comunità gallicese.
Domenico Cappellano, presidente della Commissione Toponomastica del Comune di Reggio Calabria, ha evidenziato come l’intitolazione rappresenti uno strumento essenziale per la costruzione e la trasmissione della memoria storica cittadina, sottolineando il valore dell’impegno civile di Natale De Grazia e il ruolo della toponomastica nel fissare nel tempo il ricordo di figure che hanno onorato la città.
Nuccio Barillà di Legambiente ha ripercorso il lungo iter che ha portato all’intitolazione del Lungomare, avviato nel 2007 con una raccolta firme e culminato nell’approvazione unanime della delibera nell’allora Consiglio comunale. Barillà ha sottolineato il significato dell’iniziativa come risultato di un lavoro condiviso tra associazioni e istituzioni con una preziosa e virtuosa sinergia; proprio nel trentesimo anniversario della morte di De Grazia.
Nel corso della cerimonia è stato letto un messaggio di Giovanni De Grazia, figlio del Capitano, che ha sottolineato come l’intitolazione rappresenti un gesto rivolto all’intera comunità di Gallico ed alla città; richiamando il valore del senso di comunità come base fondante per il rispetto dell’ambiente e del territorio.
È intervenuto anche il fratello di Natale De Grazia il quale, con grande emozione, ha ricordato il Capitano come servitore dello Stato e profondo conoscitore e appassionato del mare chiedendo di non definirlo, per tali motivi, un “eroe” ma proprio un semplice servitore.
Nel suo intervento Barillà ha inoltre ha reso sottolineato il valore simbolico delle imbarcazioni presenti in mare; tra cui unità del gruppo Angeli del Mare e della Lega Navale Italiana: beni confiscati alla criminalità organizzata e intitolati a Natale De Grazia e al magistrato Antonino Scopelliti; proprio a testimonianza del legame tra memoria, legalità e tutela del mare.
Per Legambiente, oltre a Nuccio Barillà, erano presenti anche il responsabile della sezione reggina, Daniele Cartisano, e la referente regionale Anna Parretta ma è intervenuto -in qualità di responsabile nazionale dell’Osservatorio Ambiente e Legalità- Enrico Fontana che ha ringraziato il Comune di Reggio Calabria per l’organizzazione congiunta delle iniziative e le Capitanerie di Porto e le Forze dell’Ordine per l’impegno quotidiano nella difesa dell’ambiente. Fontana ha ricordato che la cerimonia di Gallico rappresenta l’ultima tappa di un percorso nazionale dedicato alla figura di Natale De Grazia e alla lotta ai crimini ambientali, richiamando le iniziative future emerse durante gli incontri e le istanze alle massime autorità per la ricerca costante della verità.
L’Associazione Libera dedicherà una pagina del suo museo multimediale a Roma a Natale De Grazia e promuoverà un progetto sulla poseidonia nello Stretto a lui intitolato. Inoltre, l’europarlamentare Sandro Ruotolo porterà tra marzo e aprile la vicenda delle navi dei veleni e la figura di De Grazia all’attenzione del Parlamento europeo.
È stato inoltre ricordato il sostegno della moglie di Natale De Grazia, Anna Vespia, assente per motivi di salute ma idealmente presente attraverso un messaggio di vicinanza.
Il comandante Antonio Lo Giudice, in rappresentanza della Capitaneria di Porto di Reggio Calabria e della Guardia Costiera, ha ricordato il ruolo pionieristico di Natale De Grazia nella tutela ambientale e come il suo lavoro abbia contribuito a porre le basi delle attuali attività di controllo del ciclo dei rifiuti e di difesa del mare.
Il consigliere comunale Giuseppe Giordano, intervenuto in rappresentanza istituzionale della comunità gallicese, ha ricordato la figura di Natale De Grazia come esempio di servitore dello Stato e ha richiamato il percorso amministrativo che ha portato allo sblocco delle risorse per la rigenerazione dell’area. “”Oggi restituiamo alla comunità – ha dichiarato Giordano- un luogo atteso da tempo, rispondendo alle aspettative di decoro e fruizione della comunità gallicese e reggina. Dopo anni di difficoltà, legate anche alle note vicende amministrative, siamo riusciti a portare a compimento il progetto di rigenerazione del lungomare e del borgo marinaro; a cui Natale De Grazia era profondamente legato. L’intitolazione – ha concluso- vuole essere un punto di svolta e un atto di responsabilità delle istituzioni verso questa comunità”.
È intervenuto anche il presidente della Camera di Commercio Ninni Tramontana sottolineando il legame personale e storico con la famiglia De Grazia e con il quartiere di Gallico, evidenziando il valore dell’intitolazione come segno di legalità e come occasione di rilancio e attenzione per il territorio e per l’imprenditoria locale.
Nel suo intervento conclusivo, il Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà ha ringraziato Legambiente per le giornate di confronto, molto intense e caratterizzate da una partecipazione ampia e sentita. Il Sindaco ha sottolineato che l’intitolazione del Lungomare rappresenta un momento in cui “l’emozione prevale sull’aspetto istituzionale” e ha descritto il gesto come “l’abbraccio eterno di Natale De Grazia con il suo mare”.
Ampio spazio – nell’intervento del primo cittadino- è stato dedicato anche all’intitolazione della scuola di via Quarnaro. Falcomatà ha richiamato, infatti, l’immagine delle famiglie e dei bambini affermando che “una città diventa comunità se poi fa proprie le persone che hanno dato lustro alla comunità” e che Natale De Grazia “sicuramente rientra tra queste”. L’intitolazione della scuola è stata definita coerente con l’idea di un luogo che sia “un presidio di educazione, di istruzione e di formazione sui temi del rispetto dell’ambiente, della legalità e delle regole; partendo da bambini con il rispetto della propria città, del proprio quartiere e del senso civico”.
Falcomatà ha evidenziato infine come la città, attraverso questa iniziativa, “si stia riconciliando con un pezzo importante della propria storia”; ha ribadito inoltre che non si tratta di un’intitolazione come le altre ma di un impegno preciso delle istituzioni a non rassegnarsi all’oblio, continuando a pretendere a gran voce verità e giustizia su una vicenda che rappresenta “una ferita nel cuore delle istituzioni dello Stato”.
