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A Pallagorio grande partecipazione per la “Festa dell’Indipendenza – Dita e Flamurit”

Si è conclusa con una grande partecipazione di pubblico la “Festa dell’Indipendenza – Dita e Flamurit”, organizzata al MUZÉ di Pallagorio da Fili Meridiani per ricordare la Giornata della Bandiera.

La serata ha visto la presentazione dell’installazione dedicata all’aquila bicipite, del fabbro Pasquale Bonanno, pensata come simbolo vivo della memoria e della partecipazione culturale degli Arbereshë all’indipendenza albanese.

Molto sentito il momento di confronto sull’identità arbëreshe, che ha coinvolto cittadini e istituzioni presenti, con interventi dedicati all’importanza della lingua, della cultura e della trasmissione intergenerazionale delle tradizioni in ottica di sviluppo sociale ed economico delle comunità.

Fili Meridiani ha ricordato il ruolo di Pallagorio e di Anselmo Lorecchio per la causa dell’Indipendenza dell’Albania. Grazie al suo lavoro incessante, di relazioni e azioni, e alla pubblicazione per ben 27 anni del quindicinale La Nazione Albanese, il Lorecchio lasciò un segno profondo nella storia dell’Albania e dei Balcani a cavallo tra la fine del 1800 e i primi 20 anni del 1900.
Particolarmente significativo il confronto con Anna Madeo, Console Onoraria della Repubblica d’Albania in Calabria che ha toccato temi chiave per il presente e il futuro della nostra comunità: relazioni internazionali, scuola, ruolo delle comunità arbëreshe, mantenimento della lingua, progetti culturali ed economici e un focus importante sul lavoro della Rai con le trasmissioni in lingua arbëreshe.

Momenti coinvolgenti quelli vissuti con Ciccio Mazza cantautore e grande paroliere d’Arbëria. Presenti in sala anche Nicola Mastronardi, autore Rai e a capo del progetto di Rai Arbëreshe, Vicky Macrì conduttrice Rai di Gjitonia, entrambi a Pallagorio per le registrazioni della puntata del programma e Giuliano Conforti, imprenditore arbëresh e vicesindaco di San Giorgio Albanese.

La serata si è conclusa con un coinvolgente momento di musica arbëreshe, che ha trasformato il MUZÉ in uno spazio di festa e comunità, dove anziani, giovani e famiglie hanno condiviso canti, emozioni e ricordi, rafforzando il senso di appartenenza a una storia comune.

Con questa iniziativa, Fili Meridiani conferma la volontà di fare di Pallagorio un luogo di produzione culturale e di dialogo su identità, memoria e futuro, promuovendo nuovi percorsi di collaborazione tra le comunità dell’Arbëria e le istituzioni albanesi.

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