AVIS e Protezione Civile insieme per una comunità più resiliente: un seminario a Catanzaro per promuovere la cultura del rischio

Grande successo per l’iniziativa di sensibilizzazione che ha visto confrontarsi istituzioni, esperti e cittadini sull’importanza della preparazione civica e del volontariato attivo. Presenti 80 giovani del Servizio Civile Universale di AVIS, già formati in Sala Operativa Regionale.
Istituzioni e Volontariato a Confronto all’UMG
Si è tenuto lo scorso 22 Novembre presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi “Magna Graecia” (UMG) di Catanzaro il seminario pomeridiano dal titolo “Cultura del rischio e protezione civile”, promosso da AVIS Nazionale in collaborazione con il Dipartimento di Protezione Civile della Regione Calabria e le Avis Regionale e Provinciale di Catanzaro.
L’evento ha rappresentato un’opportunità unica per illustrare ai cittadini un excursus completo sul funzionamento e l’organizzazione del sistema di Protezione Civile, ponendo particolare enfasi sul ruolo cruciale del volontariato come motore trainante per la promozione della cittadinanza attiva e del soccorso.
L’Appello delle Autorità e gli Esperti in Cattedra
Dopo i saluti istituzionali dei vertici Avis (G. Carnovale – Presidente Provinciale, e F. Rizzuti – Presidente Regionale) e l’intervento di M. Iannone – Direttore Regionale ARPACAL, l’apertura ufficiale è stata affidata al Prefetto di Catanzaro, Castrese De Rosa.
Il Prefetto, riportando la propria esperienza sul campo, ha sottolineato l’importanza del cittadino nel complesso sistema di Protezione Civile. Ha evidenziato come le Associazioni, in particolare l’AVIS, agiscano da “presidio di sicurezza sanitaria e di prevenzione” grazie al ruolo capillare svolto sul territorio.
Il seminario ha visto susseguirsi gli interventi di vertici nazionali e regionali del Dipartimento della Protezione Civile. Andrea Nesi del Dipartimento Nazionale, ha offerto una panoramica della struttura e delle modalità d’intervento, mentre Domenico Costarella, Dirigente Generale della Protezione Civile della Regione Calabria, ha illustrato le specificità e le risposte del sistema regionale.
Il Ruolo Chiave di AVIS nel Sistema di Emergenza
In questo contesto, è emerso chiaramente il ruolo fondamentale dell’AVIS. Pierluigi Barigazzi e Roberto Tognacca, componenti AVIS nel Comitato Nazionale di Protezione Civile, hanno illustrato come l’associazione non si limiti alla sola donazione di sangue, ma sia attivamente coinvolta nelle operazioni di soccorso con una funzione socio-sanitaria legata alla solidarietà e al volontariato attivo.
Un focus importante è stato dedicato al volontariato di Protezione Civile, con l’intervento di Francesca Ottaviani, Presidente della Commissione Nazionale, e Dario Pasini, Presidente del Comitato Nazionale del Volontariato di Protezione Civile, che hanno approfondito l’importanza della formazione e del coordinamento tra le diverse realtà in campo.
Il Dibattito e il Coinvolgimento dei Giovani
Il dibattito e la serie di interventi sono stati moderati da Franco Parrottino, Consigliere Nazionale AVIS. Nel concludere i lavori, Parrottino ha calorosamente ringraziato il Rettore dell’Università “Magna Græcia” per l’ospitalità concessa.
Un elemento di particolare rilievo è stato il coinvolgimento attivo degli 80 ragazzi del Servizio Civile AVIS Calabria. La loro partecipazione era frutto di un’esperienza formativa già avviata nella mattinata, quando il gruppo aveva visitato la Sala Operativa della Regione Calabria. In quell’occasione, un funzionario della Protezione Civile regionale aveva dettagliatamente spiegato il funzionamento dei monitoraggi preventivi e le procedure di allerta. Il momento di confronto aperto si è concluso con un notevole susseguirsi di interventi e domande da parte dei volontari SCU AVIS e del pubblico. L’ultimo e significativo quesito posto ha riassunto il senso profondo dell’incontro: “come si diventa volontario della protezione civile?”. L’evento ha rappresentato un successo in termini di partecipazione e un chiaro invito a tutti i cittadini a partecipare attivamente alla costruzione di una comunità più preparata e resiliente.