Valorizzare e rifunzionalizzare siti e monumenti che sono da sempre lì, a corredo del paesaggio, dell’identità e della storia dei nostri territori attraverso la forza motrice dell’arte, della creatività e della progettazione. Quante volte saremo passati per esempio da quella imponente torre di vedetta che si affaccia sullo specchio d’acqua di Mandatoriccio, facendo rivivere con la fantasia i personaggi che la hanno abitata? Reinterpretare e far rivivere in chiave turistica i territori. È l’obiettivo di Castello dell’Arso che si concretizza con Radici, la Residenza Collettiva in programma da lunedì 1 a domenica 7 agosto.
È quanto fa sapere Giulia Mascaro, tra i protagonisti di questo nuovo momento di condivisione di spazio, tempo e sapere tra giovani esperienze.
Fino agli anni ’50 ospitavano le stalle e le case dei fattori, oggi, questi ambienti, dopo essere stati ripuliti dalla polvere dell’oblio e del tempo trascorso, diventano luoghi e spazi ospitali per workshop di fotografia, scrittura creativa, teatro, arte, scultura di argilla, costruzione in terra cruda, jam session e dj set. Succede a Mandatoriccio Marina, precisamente a Castello dell’Arso, la torre di vedetta di epoca Normanna del 1100, unica costruzione del genere a forma di vela sulla costa jonica, tra i marcatori identitari distintivi di questo angolo della Calabria.
A 200 metri dal mare, maniero immerso nel verde di 40 ettari di uliveto, con le sue imponenti e particolari facciate in pietra che si spingono con lo sguardo dall’alto piano della Sila fino al mare jonio, Catello dell’Arso è più di un edificio storico; è una sfida vinta. I suoi stanzoni dal soffitto in legno ed i pavimenti in pietra, negli ultimianni hanno ospitato progetti dove artisti, artigiani, attori, cineasti e musicistisi sono riappropriati di quei luoghi dimenticati tramite uno scambio di idee di progettivolto ad un arricchimento reciproco.
Quest’esperienza sarà ripetuta per i primi 7 giorni d’agosto in diverse declinazioni: dalle istallazioni artistiche, al live painting, alle lezioni di storia del cinema, passando dai laboratori di formaggio e di apicultura, fino alle proiezioni cinematografiche, converti, letture per bambini e anche la realizzazione di un cortometraggio.