L’Amministrazione Comunale, guidata dal sindaco Franz Caruso, ha concesso con apposita delibera di Giunta, presentata dall’assessore alla salute, Maria Teresa De Marco, l’uso gratuito di parte dell’immobile di Via Milelli, che già ospita il Centro Diurno Anziani, all’Ambulatorio medico popolare –Senza Confini-Auser territoriale per un’azione di prevenzione e cura della salute. L’attività sarà svolta, in linea di massima, per tre giorni a settimana e, comunque, non ostacolerà la ripresa degli incontri sociali degli anziani nella restante parte della struttura. L’obiettivo è quello di garantire all’Ambulatorio medico popolare- Senza Confini – Auser territoriale, di cui è presidente il dott. Luigi Campisani e direttore sanitario il dott. Valerio Formisani, il prosieguo – si legge in un comunicato stampa del Comune di Cosenza – dell’opera meritoria che da oltre un decennio porta avanti a favore di quanti non possono accedere al servizio sanitario nazionale o che comunque non possono sostenere cure mediche.
“La concessione di una sede all’Ambulatorio medico popolare dell’Auser – ha affermato il sindaco, Franz Caruso – rappresenta l’ennesimo atto portato avanti dalla mia amministrazione volto a promuovere, in tutte le sue forme, la tutela della salute ed il benessere della collettività, con l’obiettivo di estendere e favorire la cultura della prevenzione e della cura a quei segmenti della popolazione che versano in condizione di disagio e fragilità e per un reale miglioramento della qualità della vita individuale e sociale. Una necessità aggravata, peraltro, dal particolare momento che vive la nostra società stretta dalla morsa pandemica e dall’emergenza bellica, che sta generando un esodo di massa verso i nostri territori”.
“L’impegno in questo settore – ha concluso il sindaco, Franz Caruso – sarà sempre massimo, grazie anche al lavoro che sta portando avanti l’assessore De Marco, instancabile nel promuovere ogni forma ed iniziativa volta alla prevenzione ed alla tutela della salute. Un lavoro che ha già dato buoni frutti, rendendo Cosenza, tra le altre cose, una città cardioprotetta”.