Il notissimo giornalista e scrittore Paolo Biondi dedicherà il 23 ed il 24 settembre agli incontri, entrambi alle ore 18.30, organizzati dalle associazioni L’Isola che non c’è di Vibo Valentia e Le Muse di Reggio Calabria.
Riparte “Un libro al mese: Visti da vicino”, XI edizione, 1° Progetto Italiano di Cultura Diffusa Extraterritoriale e riparte con un grande nome del giornalismo e della letteratura storica: Paolò Biondi.
A Vibo Valentia, il 23 settembre, l’apertura della serata che si svolgerà come di consueto a Palazzo Marzano, sarà affidata alla presidente dell’Isola che non c’è A.P.S., Concetta Silvia Patrizia Marzano e in seguito l’autore dialogherà di Zenobia, Anastasia, Costanza, Elena. Storie di Templi e di Regine, con Roberto Maria Naso Naccari Carlizzi.
Il 24 a Reggio Calabria l’intero incontro sarà gestito dal presidente dell’Associazione Culturale “Le Muse”, Giuseppe Livoti, e si terrà proprio presso il notissimo centro culturale di cui l’associazione porta il nome.
Attraverso i ritratti biografici di quattro donne straordinarie, Paolo Biondi ci restituisce un intero spaccato storico e, con esso, un percorso attraverso la genesi architettonica di alcuni dei più rappresentativi monumenti dell’epoca imperiale, toccando anche punti di snodo essenziali per l’evoluzione del culto cristiano
Paolo Biondi, riminese, inizia la sua carriera giornalistica “in casa” alla fine degli anni ’70 con il Resto del Carlino. Trasferitosi a Roma negli anni ’80 per lavorare al settimanale Il Sabato, si occupa del reportage sull’attività culturale nelle periferie italiane. In prima linea per documentare il terremoto in Irpinia, per un breve periodo è nella redazione milanese del settimanale. Il suo ritorno a Roma coincise con la documentazione del tentato omicidio di Sua Santità Giovanni Paolo II.
Biondi scrive per il settimanale fino al 1993, anno della chiusura dello stesso e dopo alcuni anni all’Informazione e alla Rai, dal dicembre 1998 intraprende la sua carriera all’interno dell’agenzia internazionale Reuters, fino a diventarne il capo della redazione romana.
Dal 2015 la sua passione per la storia Augustea si riversa nella scrittura di quattro romanzi, attraverso i quali ci porta per mano nei tempi e nei luoghi della storia. Perché tra un mistero e l’altro, tra le righe, tutto ha un filo logico preciso e documentato che parte da Augusto e prosegue nella sua discendenza: Giulia, figlia della prima moglie Scribonia, educata da Livia, seconda moglie, nonna di Germanico e Claudio, bisnonna di Caligola e trisavola di Nerone. Ecco quindi Livia, una biografia ritrovata, I misteri dell’Ara Pacis, Giulia. Passione, poesia, potere e il dono di questo 2021, Il Testimone. L’obelisco di Nerone e San Pietro.
Il suo amore per la storia e l’archeologia lo porta a pubblicare successivamente il romanzo in presentazione Zenobia, Anastasia, Costanza, Elena, e l’ultimissimo Roma. L’impero dell’acqua.
Un appuntamento imperdibile per chi ama il romanzo storico e il buon giornalismo