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Rimozione docce a Vibo Valentia, Franzè (FI): “Fallimento Amministrazione”

“Il fallimento di questa amministrazione, si vede dalla miopia che caratterizza le azioni della stessa”. Non usa giri di parole Katia Franzé, componente del direttivo comunale Fratelli d’Italia di Vibo Valentia, che torna a bacchettare l’amministrazione comunale, questa volta in merito alla recente rimozione delle docce pubbliche che erano state installate grazie ad un finanziamento di 40 mila euro intercettato dalla precedente amministrazione Limardo.  “La finalità progettuale che stava per essere seguita – si legge nella nota stampa – era più che nobile, con potenziali ricadute economiche, di immagine su tutto il nostro territorio, in quanto di fatto, con quell’intervento, si ponevano le basi per ottenere il riconoscimento della Bandiera Blu, un riconoscimento prestigioso conferito dalla Fondazione per l’Educazione Ambientale che vuol dire tante cose: vuol dire avere un mare pulito, servizi, spiaggia sorvegliata da un guardiano professionista, docce, bagni e bagnini. È bene ricordare che attualmente sono 246 le bandiere blu e in Calabria sono solo 3. Noi non ci siamo in questo elenco e non ci saremo mai se si continua ad amministrare il territorio in maniera miope e se l’attenzione alla qualità del nostro mare attraverso i controlli e gli interventi sui fossi, e sulle intercettazioni di scarichi abusivi e quant’altro, non diventerà una priorità nella gestione comunale.

Con la precedente amministrazione erano state poste le basi  per il riconoscimento della Bandiera Blu, e tutte le criticità dovevano essere risolte e prese in carico da chi in questo momento ha la gestione  amministrativa e politica di questo territorio. Non è concepibile perdere opportunità, non è giustificabile nessun ritardo e nessun’inerzia, non è tollerabile che si proceda senza una reale motivazione a rimuovere un intervento pubblico e a non provare a risolverlo, a completarlo e consegnarlo alla città. Mi chiedo e chiedo all’amministrazione: perché piuttosto che affrontare i problemi e risolverli, si decide di rimuoverli tout court”? In particolare, Franzé si rivolge all’assessore chiedendo chiarimenti su “chi ha deciso e determinato di smontare le docce pubbliche dandone indicazione all’ufficio competente. Inoltre – continua la nota – chiedo che l’assessore chiarisca alla città il perché ha deciso di procedere in tal senso, in base a quali criteri e soprattutto perché non si è proceduto all’affidamento del servizio per rendere fruibili le stesse docce preferendo la rimozione delle stesse”. Franzé chiama in causa anche il sindaco Enzo Romeo chiedendogli di “approfondire la questione e di adottare i provvedimenti consequenziali e necessari affinché cose di questo genere non si ripetano più. Le chiedo, inoltre, – termina la nota – da cittadina in primis, ma anche da mamma e da appassionata di politica che ha deciso di rimanere qui in questo territorio per il quale ho lavorato e lavorerò sempre, di impegnarsi concretamente nell’ottenimento del riconoscimento della Bandiera Blu, un riconoscimento che  potrà avere solo benefici sia in termini di indotto economico sia di immagine”.

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