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Dierre scrive la storia e sogna la B, Cotroneo esulta dopo la semifinale playoff; “Squadra fenomenale, ora testa alla finale”

Una notte da incorniciare per la Pallacanestro Dierre, che nella cornice del PalaCalafiore stracolmo ha superato il Gela in una semifinale playoff da antologia, guadagnando l’accesso alla finale. A guidare questa impresa è stato Giuseppe Cotroneo, il tecnico villese che, a fine gara, ha rilasciato dichiarazioni cariche di emozione e orgoglio.

“Abbiamo firmato una nuova impresa contro una squadra pazzesca”, esordisce Cotroneo. “Uno spot incredibile per la pallacanestro. Ci siamo ripetuti tra le mura amiche, riscattando quello che è accaduto l’anno scorso con una grinta e una decisione incredibili”.

Il coach rivela un retroscena curioso: “Mercoledì ho fatto vedere ai ragazzi gli ultimi due minuti di Gara 2 della scorsa stagione, proprio come fece Di Marco dell’Inter prima del derby dello scudetto. Il merito è tutto loro: siamo partiti bene, abbiamo avuto un periodo nero che avrebbe potuto spezzare chiunque, ma insieme ne siamo usciti alla grande. Stasera è la ciliegina su una torta fantastica”.

Nonostante l’euforia, Cotroneo mantiene i piedi per terra: “Darò due giorni di riposo ai ragazzi, abbiamo speso energie fisiche e mentali enormi. Poi si torna in palestra. Eravamo outsider, lo restiamo. Domenica sapremo chi ci aspetta in finale, ma ora voglio solo ringraziare tutti, dal primo all’ultimo”.

 

Poi un ringraziamento speciale: “Sono venuti tanti amici, quando li ho visti ho pensato: ‘Forse ce l’abbiamo fatta’. Ma i complimenti vanno anche al Gela e al coach Toto Bernardo: hanno fatto una stagione fantastica”.

Sulla possibile avversaria in finale, Cotroneo è pragmatico: “Abbiamo perso e vinto con entrambe. Se devo scegliere, forse opterei per il Comiso per il fattore campo, ma sono due squadre che da inizio anno puntano allo scudetto. Noi volevamo solo migliorare rispetto alla scorsa stagione, e ci siamo riusciti”.

Un elogio speciale va a Trinca, uno dei protagonisti della serata: “Ha avuto problemi con gli arbitri, ma è un ragazzo in crescita, alla prima esperienza fuori casa, e stasera ha messo tiri pesantissimi e difeso come un leone”.

A chiudere, una riflessione sullo spirito di gruppo: “Oggi qualcuno ha giocato meno del solito, ma tutti hanno incitato e festeggiato insieme. Vuol dire che il messaggio è passato. Ora giochiamoci le nostre carte, consapevoli di non avere nulla da perdere”.

La Dierre è in finale, e Reggio Calabria sogna in grande.

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