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Intervista a Gabriele Pupa: talento crotonese e promessa del pianoforte

di Rita Tulelli – Ci sono storie che iniziano con un tocco di magia, altre con il suono di un sogno. Quella di Gabriele Pupa, talentuoso pianista ventinovenne di Crotone, appartiene senza dubbio alla seconda categoria. Cresciuto in una famiglia di musicisti, Gabriele ha respirato note fin da piccolo, trasformando il pianoforte nel compagno inseparabile della sua vita. Con una formazione classica alle spalle e una curiosità insaziabile verso nuovi generi, Gabriele è oggi un artista in grado di fondere tradizione e innovazione, regalando emozioni profonde a chiunque lo ascolti.

In questa intervista, ci racconta del suo percorso, delle sue passioni e dei progetti che lo vedono protagonista.

 

Quando e come è nata la tua passione per il pianoforte?
“La mia passione per la musica è nata quando avevo appena due anni, e questo lo devo soprattutto alla mia famiglia, che è stata il mio primo grande contatto con il mondo delle note. Mia madre è una polistrumentista, e la casa in cui sono cresciuto era sempre piena di strumenti musicali: chitarre, pianoforti, strumenti a fiato. Era come vivere immerso in un’orchestra domestica. Questo mi ha permesso di sviluppare una connessione immediata e istintiva con la musica. Ricordo ancora con chiarezza il Natale in cui, da bambino, chiesi a Babbo Natale un pianoforte tutto mio. Era un desiderio così puro e intenso che quel regalo ha segnato il vero inizio del mio viaggio musicale. Il pianoforte, da quel momento, è diventato il centro del mio mondo, un mezzo per esprimere emozioni che a parole non riuscivo a comunicare.”

 

Su quali progetti stai lavorando attualmente? Hai in programma concerti o collaborazioni particolari?
“Negli ultimi anni, ho voluto esplorare il mio lato più creativo. Sono laureato in conservatorio, e il percorso classico è stato fondamentale per darmi la tecnica e la disciplina necessarie. Tuttavia, la mia passione non si ferma alla musica classica: sono affascinato anche dalla musica pop, e cerco di trovare un modo per combinare questi due mondi apparentemente distanti.In questo momento sto lavorando a una collaborazione molto speciale con un collega musicista. Non posso svelare troppo, ma sto componendo la musica per un brano che considero particolarmente toccante e profondo. È un pezzo che parla al cuore, e credo che chi lo ascolterà si troverà a riflettere e a emozionarsi. È un progetto in cui sto mettendo tutta la mia anima, e spero davvero che possa arrivare al pubblico con la stessa intensità con cui l’ho immaginato.”

 

Come ti prepari emotivamente e tecnicamente per un’esibizione dal vivo?
“Ogni volta che mi preparo per un’esibizione dal vivo, vivo un mix di emozioni contrastanti: c’è l’ansia, c’è l’adrenalina, ma soprattutto c’è un’immensa gioia. Per me, suonare è una forma di comunicazione emotiva. Quando sono al pianoforte, non sto semplicemente suonando delle note; sto raccontando una storia, sto offrendo una parte di me al pubblico.Prima di salire sul palco, cerco di entrare in uno stato d’animo di totale concentrazione. Tecnicamente mi assicuro che ogni passaggio sia perfetto, ripetendolo fino a quando non diventa parte di me, ma sul piano emotivo è fondamentale sentire il pezzo dentro, viverlo. Quando suono, mi emoziono profondamente, e credo che questa sia la chiave per emozionare anche chi mi ascolta. È una connessione speciale, quasi magica, che rende ogni esibizione unica e irripetibile.”

 

Se dovessi descrivere il tuo rapporto con il pianoforte in una frase, quale sarebbe?
“Il mio rapporto con il pianoforte è un rapporto d’amore assoluto, un legame indissolubile. So che il pianoforte non mi tradirà mai, che sarà sempre lì per me, per raccogliere ogni emozione, ogni pensiero, ogni silenzio che voglio trasformare in musica.”

 

In poche parole, Gabriele Pupa ci ha trasmesso tutta la passione e il trasporto che lo legano al pianoforte. Per lui non è solo uno strumento, ma un’estensione della sua anima, un mezzo per comunicare con il mondo in modo autentico e profondo. La sua capacità di unire il rigore della tradizione con l’esplorazione di nuovi generi musicali lo rende un artista unico, capace di affascinare e commuovere.

Non resta che attendere i suoi prossimi passi, certi che continuerà a regalarci emozioni attraverso la sua musica, con il pianoforte come fedele compagno di viaggio.

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