“La notizia che Mario Draghi avrebbe chiesto a Beppe Grillo di rimuovere il leader del M5s, Giuseppe Conte, rappresenta un serio campanello d’allarme per l’intero sistema democratico italiano. Quello che sta succedendo è semplicemente pericoloso e antidemocratico oltre che profondamente lesivo della volontà che il popolo italiano ha espresso nelle urne il 4 marzo del 2018. È oltre un anno che si stanno violando i principi basilari della democrazia e tutte le regole e le consuetudini politiche. Con il suo agire il Presidente Draghi dimostra di essere un corpo estraneo non solo al Parlamento ma anche alla politica nazionale e cerca di utilizzare il suo potere oltre che per gestire la res pubblica in modo nefasto e devastante anche per turbare e condizionare i meccanismi interni dei partiti. Tutto questo è gravissimo! Siamo davanti a metodi (quasi) dittatoriali che rischiano di mettere a repentaglio la democrazia italiana raggiunta con il sacrificio di tante vite. Draghi, e il suo Governo, dopo aver delegittimato l’intero sistema parlamentare (neutralizzando ed annullando ogni prerogativa del potere legislativo riconosciuto alla Camera e Senato dalla Costituzione) a colpi di fiducie, dopo aver commissariato l’economia nazionale piegandola al volere dei grandi gruppi commerciali e alle lobby, ora cercano di condizionare anche i partiti dal loro interno. Un comportamento inaccettabile e che deve essere denunciato e portato all’attenzione di tutti i cittadini. Il funzionamento della democrazia non può e non deve essere piegato al volere di una sola persona (e dei suoi seguaci) anche se inaccettabile e incomprensibile resta la decisione presa da Grillo, da Conte e dall’intero Movimento 5 stelle di entrare e rimanere in questa accozzaglia di Governo che sta facendo solo gravi ed irreparabili danni all’Italia e agli italiani e che ci sta portando sull’orlo del baratro”.
Lo afferma in una nota la senatrice Rosa Silvana Abate.