Panettieri è un piccolo comune montano con meno di 400 abitanti, ma vuole dare il suo contributo per la decarbonizzazione del sistema energetico nazionale. E per questo ha trovato un’ottima sinergia con il Dipartimento di Ingegneria meccanica, energetica e gestionale dell’Università della Calabria e la società Deaway per la nascita di una Comunità di Energia Rinnovabile, vale a dire un’unione di cittadini che, insieme, diventano produttori di energia, grazie al fotovoltaico. Senza costi e anzi con la possibilità di interessanti incentivi.
“Abbiamo ricevuto la proposta di costruire, nel nostro territorio, due impianti fotovoltaici, uno da un mega e un altro da 600 kw circa, – dice all’AGI Salvatore Parrotta, sindaco di Panettieri – e la Deaway ci ha dato la possibilità di usufruire dell’impianto più piccolo per creare questa comunità energetica. Adesso stiamo predisponendo, con il Consiglio comunale – aggiunge Parrotta – i regolamenti che interessano i cittadini, per definire come partecipare alla comunità energetica. La cosa interessante è che se ci saranno incentivi, questi saranno distribuiti tra tutta la popolazione”.
La Comunità energetica da’ dunque la possibilità reale non solo di abbattere i costi dell’energia utilizzata, prodotta in loco, ma anche di poterci guadagnare, con la vendita dell’energia ad altri utenti. Il supporto tecnico sarà fornito dall’Unical, mentre il Consorzio Regionale per l’Energia e la Tutela Ambientale (Creta) si occuperà della fase operativa e gestionale. L’idea ha già interessato anche i primi cittadini dei Comuni limitrofi e dunque la Comunità che sta nascendo potrebbe crescere ulteriormente, abbattendo il consumo dei combustibili fossili provenienti soprattutto dall’estero. Questo grazie ai fondi previsti dal Pnrr.
“Questa iniziativa in cui il pubblico ha incontrato il privato, che si è reso disponibile a sostenere la realizzazione di un impianto di una certa importanza – dice Daniele Menniti, del Gruppo Ricerca Sistemi Elettrici per l’Energia dell’Unical – consentirà di far nascere la comunità energetica senza alcun costo per l’ente pubblico o i cittadini. È un modello replicabile – aggiunge Menniti – e noi abbiamo le risorse tecnologiche per creare un indotto, considerando che il Pnrr prevede 1,6 miliardi di euro per le comunità energetiche. E per ogni impianto da fonti rinnovabili in più ci saranno metri cubi di fonti fossili in meno. È anche un aiuto alla pace nel mondo, visto che le guerre si combattono per accaparrarsi queste risorse”.
(AGI)