“Per le famiglie, i giovani e le imprese è insostenibile il Piano strutturale di bilancio proposto dal governo Meloni, che colpirà il trasporto privato come i diritti e i servizi essenziali, aumenterà i divari tra Sud e Nord, rallenterà l’ammodernamento del Paese e farà lievitare il debito pubblico pesando sui più deboli”. È quanto afferma il senatore Nicola Irto, capogruppo del Pd nella Commissione ambiente di Palazzo Madama, che ha espresso parere contrario al documento.
“Anche la Corte dei conti – aggiunge Irto – ha avvertito che ora si annunciano tagli molto pesanti e si prospetta addirittura una riduzione delle prestazioni assistenziali da assicurare ai cittadini. Il Piano doveva tenere conto degli investimenti nella sanità pubblica per superare le carenze di personale medico e infermieristico. Si tratta, invece, di una programmazione di Bilancio molto carente, che omette di fornire diverse informazioni fondamentali, tace sulla lotta all’evasione fiscale e al lavoro sommerso, ignora i bisogni del settore automobilistico, l’urgenza di una politica industriale di lungo respiro e l’ammodernamento effettivo delle infrastrutture digitali in tutta la nazione”.
“Nel Piano, poi – sostiene ancora il parlamentare dem – non si intravedono passi in avanti in termini di politica energetica, soprattutto rispetto alla necessità di uscire dal giogo dei mercati internazionali. Ancora, il Piano tace sulle problematiche di funzionamento degli enti locali e sull’implementazione delle energie rinnovabili aggiuntive. Se non bastasse, si prospetta pure un forte ridimensionamento sulla riqualificazione energetica e sull’adeguamento sismico degli edifici. Inoltre, nel Piano non compare alcun intervento di rilievo per il trasporto pubblico e, riguardo al trasporto ferroviario, il governo ha chiuso gli occhi sulle carenze sistemiche della mobilità quotidiana come sulle difficoltà e sulle diseguaglianze relative al trasporto ferroviario, che peraltro presenta sempre più grossi problemi di gestione e manutenzione”.