«Il tempo delle chiacchiere e delle promesse è finito: la politica non è riuscita a dare risposte rapide e concrete all’incresciosa situazione che si è creata alla Scuola secondaria di primo grado “Dante Alighieri” di Catona. Così, lunedì 7 ottobre, invece, di rappresentare il primo giorno di scuola presso i locali dell’ex Ciapi, come più volte annunciato dai rappresentanti dell’amministrazione comunale, sarà l’ennesimo tentativo da parte del Comitato Genitori di cercare di trovare una soluzione per i propri figli attraverso l’incontro programmato con il Prefetto di Reggio Calabria.
Tanta amarezza e delusione da parte delle famiglie di Catona, specialmente per le sorti dei ragazzi che, dopo due settimane di sacrificio, si sarebbero dovuti trasferire nei locali dell’ex Ciapi ed invece, tra false rassicurazioni dell’amministrazione comunale, tra le polemiche sterili create dai vari rappresentanti politici di maggioranza e di opposizione che anche questa volta hanno perso l’occasione di fare fronte comune, tra il “mistero“ legato all’approvazione della delibera da parte della Giunta della Regione Calabria che già dalla seduta del 30 settembre avrebbe dovuto autorizzare la concessione dei locali regionali dell’ex Ciapi al Comune reggino, ad oggi nulla si è mosso, e gli alunni sono ancora costretti a vivere il disagio di frequentare le lezioni scolastiche nei turni pomeridiani.
Il prezzo da pagare è la rinuncia forzata da parte dei bambini ad attività extra-scolastiche, che siano attività sportive anche agonistiche, attività musicali, frequenza di scuole di lingua straniera o addirittura di tipo sanitario, oltre al disagio in capo ai genitori che lavorano.
Ciò che occorre nell’immediato sono fatti, lavori, sopralluoghi e certificazioni. Perché di tempo se n’è perso fin troppo. Ed infatti:
– A fine agosto, con la nota di protocollo numero 0208955.U del 28 agosto u. s. l’amministrazione comunale di Reggio Calabria rendeva noto che tra gli edifici inagibili per ragioni di criticità statica e sismica, c’era anche la “Dante Alighieri“ di Catona e, di conseguenza, la dirigente Simona Sapone si vedeva costretta ad emanare un atto di interdizione e di inibizione all’accesso delle aree e degli spazi dei suddetti edifici scolastici.
– Di lì a poco venivano indette due assemblee aperte convocate a margine della riunione del Consiglio d’Istituto rispettivamente il 5 ed il 13 settembre, alla presenza dell’assessore comunale all’Istruzione Anna Briante e del presidente del Consiglio comunale Enzo Marra, nelle quali veniva informata l’assemblea della necessità di iniziare l’anno scolastico con turni pomeridiani presso i locali della scuola primaria in via Regina Elena da svolgersi per un breve periodo, atteso che tutte le parti istituzionali promettevano e garantivano una “pronta soluzione del problema”
– In particolar modo alla riunione del 13 settembre, veniva comunicato con i crismi della “certezza” e “formalità” che la struttura per ospitare gli alunni di tutte le 14 classi della scuola media sarebbe stata quella dell’“ex CIAPI”, attualmente sede della Scuola Superiore Mediatori Linguistici “Campus dello Stretto”, con contestuale trasferimento della SSML a Reggio Calabria.
– A questo punto, l’unica problematica sollevata alle riunioni pareva quella della tempistica dei lavori di adeguamento e messa in sicurezza – pochi e risolvibili nel giro di una settimana, secondo quanto riferito dai tecnici e dal consigliere Marra – dei locali, peraltro perfettamente agibili e salubri, come da certificazione di conformità dichiarata agli atti.
– Il 14 settembre veniva istituito il Comitato dei Genitori con Regolamento ex art. 15 D.L. n. 297 del 16.04.1994, che prontamente inviava missiva al Sindaco, al Prefetto ed alla Dirigente per richiedere garanzie scritte in merito alle tempistiche di trasferimento delle classi presso la nuova struttura, verbalmente quantificate in massimo 15 giorni a partire dal 23 settembre (inizio delle attività scolastiche), missiva del tutto ignorata.
– Il 19 settembre, durante la trasmissione radiofonica dell’emittente City Now, l’assessore comunale Briante confermava pubblicamente l’assegnazione della struttura ex CIAPI alla scuola media di Catona e l’imminente avvio dei lavori di adeguamento.
– Il 23 settembre iniziavano le attività scolastiche ed i turni pomeridiani con orario ridotto (ore 14-18) per gli alunni delle scuole medie di Catona.
– Il 27 settembre si riuniva l’Assemblea dei Genitori indetta dal Comitato presso i locali dell’ex CIAPI, a cui partecipava l’assessore Anna Briante la quale, per la prima volta, tirava in ballo la Regione affermando che mancava solo la delibera della Regione Calabria, necessario perché l’immobile fosse di fatto assegnato e fruibile dal Comune, ma che era di fatto pronta per essere approvata entro e non oltre mercoledì 1 ottobre, a quel punto il Comune sarebbe stato pronto ad avviare i lavori di adeguamento.
Tuttavia, nei giorni successivi nessuna notizia in tal senso è pervenuta dalla Regione Calabria, il che ha costretto il Comitato Genitori, alla data del 3 ottobre, a chiedere ed ottenere dal Prefetto di Reggio Calabria un appuntamento previsto per lunedì 7 ottobre. Dalla cronistoria degli eventi non può che evincersi una totale inefficienza ed incapacità delle autorità coinvolte la cui inerzia, contornata da giochetti politici tra maggioranza ed opposizione, ricade oggi sulla pelle dei bambini, costretti ad “implorare” il riconoscimento dei loro diritti. Dispiace, inoltre, ed in maniera particolare, l’assenza dei rappresentanti politici catonesi, sia comunali che regionali, silenti davanti ad una problematica così grave che ha investito proprio il loro territorio di origine. Tra l’altro, va rammentato ai politici locali, che delle chiacchiere fanno il loro cavallo di battaglia, che nella Costituzione Italiana il diritto allo studio è collocato tra i diritti fondamentali dell’uomo, così come i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza sono tutelati dalla Convenzione ONU, diritti che oggi vengono calpestati.
Come genitori, cosa ci si aspetta dall’incontro di lunedì col Prefetto? Certamente la soluzione al problema, una scossa forte alle amministrazioni dormienti affinché la tanto decantata sede “ex Ciapi” venga finalmente assegnata alla scuola media come più volte promesso, nella speranza che si possa mettere la parola fine a questo primo increscioso step concernente l’inabilità della Dante Alighieri e specialmente che i nostri figli possano svolgere regolarmente le lezioni scolastiche in orario diurno, tornando alla normalità».