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Il circolo culturale “L’Agorà” organizza un incontro sui 100 anni della radio italiana

Il prossimo 6 ottobre sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, sarà disponibile la conversazione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” sul tema “1924-2024: il centenario della radio italiana”iniziato il 6 ottobre del 1924. Considerata un patrimonio culturale italiano, la nostra radio il prossimo 6 ottobre spegnerà cento candeline. Alle 21:00 del 6 ottobre 1924, esattamente 100 anni fa, ci fu la prima trasmissione radiofonica via etere in Italia. La trasmissione prevedeva un concerto di musica operistica, un bollettino meteo e le notizie della borsa, tutto annunciato dalla voce di Ines Viviani Donarelli .Per anni questo annuncio fu attribuito a Maria Luisa Boncompagni, tanto da essere definita “zia Radio” o “l’usignolo della radio” ma solo nel 1997 Barbara Scaramucci, direttrice delle Teche RAI, scoprì che dai documenti originali degli archivi RAI di Firenze la voce del primo annuncio dell’URI fosse quella della Donarelli. Dallo storico primo annuncio del 6 ottobre di cento anni fa, diverse le voci della cultura italiana che si sono alternati al microfono dell’innovativo mezzo di comunicazione, come Luigi Pirandello, Grazia Deledda, Trilussa, Vittorio Gassman, Arnoldo Foà, tanto per citare alcuni dei nomi che si sono alternati al microfono dell’innovativo mezzo di comunicazione. Il nuovo incontro, predisposto dal sodalizio culturale organizzatore, registra la presenza, in qualità di gradito ospite del Vice presidente del Circolo Culturale “L’Agorà”, Antonino Megali.Il relatore ripercorrerà la centenaria storia della radio italiana attraverso i suoi conduttori, i programmi che ne hanno fatto la storia, le canzoni lanciate dalla radio, i funzionari, gli effetti del media sulla politica e sul costume italiano. La nascita della radio in Italia, i primi divi della radio (Maria Luisa Boncompagni, Nunzio Filogamo e Nicolò Carosio), le prime trasmissioni popolari; la radio del dopoguerra.  il giornale radio, Radio sera, i Gazzettini regionali. E ancora: l’ideazione del Festival di Sanremo (che nasce come trasmissione radiofonica), la nascita di Tutto il calcio minuto per minuto, le trasmissioni sportive, i radio documentari, il teatro in radio, la nascita della filodiffusione e del Notturno italiano.Queste alcune delle cifre che sono state oggetto di analisi, nel corso della giornata di studi organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà”. La conversazione, organizzata dal sodalizio culturale reggino, sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da domenica 6 ottobre.

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