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Asp di Vibo Valentia sciolta per infiltrazioni mafiose: Ministero dell’Interno nomina commissione straordinaria

Non sara’ piu’ il commissario Antonio Battistini a gestire l’Asp di Vibo Valentia, sciolta il 27 settembre scorso dal Consiglio dei ministri per infiltrazioni mafiose. Il Ministero dell’Interno ha infatti prontamente nominato – come per legge – la terna commissariale alla quale e’ stata affidata per 18 mesi la gestione ordinaria e straordinaria dell’Azienda sanitaria provinciale.

La terna commissariale e’ composta dal prefetto a riposo Vittorio Piscitelli, dal dirigente sanitario Gandolfo Miserendino, e dal dottor Gianluca Orlando, dirigente Area I seconda fascia”. Vincenzo Piscitelli, dall’aprile del 2012 al dicembre del 2013, e’ stato prefetto di Reggio Calabria; Miserendino e’ invece il commissario straordinario di “Azienda Zero”, Azienda per il governo della sanita’ in Calabria.

Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha decretato giovedi’ scorso lo scioglimento dell’Asp di Vibo per infiltrazioni mafiose. Dall’inchiesta antimafia “Maestrale-Carthago” della Dda di Catanzaro sono infatti emersi “strettissimi collegamenti tra alcuni pubblici funzionari ed esponenti della ‘ndrangheta. In particolare all’interno dell’Asp di Vibo tali relazioni – ha rimarcato il gip distrettuale – hanno determinato il condizionamento delle attivita’ dell’ente pubblico per perseguire interessi privati e mafiosi”, emergendo un quadro “chiaro in ordine alla cointeressenza dell’Asp di Vibo sia con la criminalita’ organizzata e sia con esponenti politici di vario livello”.

Una cointeressenza capace di “condizionare in modo totale l’esercizio delle funzioni dell’ente che mediante i propri atti risponde a logiche criminali e politiche invece che perseguire l’interesse pubblico afferente la sanita’”.

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