Il Consiglio regionale ha approvato, a maggioranza, con l’astensione dell’opposizione, il Rendiconto dell’esercizio 2022 ed il Bilancio di previsione 2024-2026 dell’Azienda Calabria Verde. Un punto rispetto al quale l’opposizione, per voce, prima di Raffaele Mammoliti (Pd) e di Domenico Bevacqua (Pd), ha parlato di “mancanza di scelte strategiche importanti.
“Manca – ha detto Mammoliti – l’orizzonte verso cui si intende puntare”. Pur riconoscendo il “poderoso lavoro di risanamento che si sta cercando di introdurre in questo Ente – ha sostenuto ancora Mammoliti – manca per il 2023 un quadro esaustivo ed una valutazione sull’entità e la qualità dell’azione di risanamento in atto”. Nel suo intervento il capogruppo Pd Domenico Bevacqua ha lamentato il venir meno, negli anni, del progetto originario che era stato affidato a Calabria Verde, nella manutenzione del territorio e nella difesa idrogeologica del territorio calabrese, “che richiede – ha detto – più forza, maggiore determinazione”.
Al breve dibattito ha controbattuto l’assessore all’Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Forestazione, Gianluca Gallo. Il titolare della delega specifica ha affermato che “la vera notizia della giornata è che dopo un lunghissimo iter, gli atti di rendiconto e gli strumenti finanziari di questo transatlantico che è Calabria Verde sono giunti ad un punto fermo. A partire dal 2018 – ha sottolineato Gallo rammentando a Bevacqua che lui all’epoca era componente della maggioranza di Governo – abbiamo portato avanti un grande lavoro. Oggi, con la presentazione del primo Bilancio di Previsione 2024-2026, Calabria Verde sta tornando alla normalità. Un bilancio in cui è contenuta l’esigenza di ripianare in questo triennio circa 40 milioni di debito che sono stati generati a partire dal 2018, quando non c’era questo Governo e non c’era questa governance”.
“Pensate a quanti giovani delle aree interne avremmo potuto inserire a 102 giornate”, ha evidenziato l’assessore ricordando l’attività portata avanti per il recupero crediti, la definizione dei piani di gestione e dei certificati verdi. “Azioni che sono state attuate in questi anni, pur nella difficoltà della gestione ordinaria debitoria pregressa”. Gallo ha poi anticipato che per il 2023 Calabria Verde ha ottenuto dei fondi Fsc: “un miracolo di Occhiuto” – ha detto – e per il 2024 saranno anticipati 35 milioni di euro dei 70 destinati per il 2025, “altro miracolo di Occhiuto”.