“L’aggiornamento delle modalità di approvazione del progetto esecutivo anche per fasi costruttive ci lascia perplessi”.
Lo ha detto il presidente dell’Ordine dei geologi e componente della Rete professioni tecniche, Arcangelo Francesco Violo, in merito alla realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina, intervenendo davanti alla commissione Ambiente della Camera nell’ambito dell’esame del decreto legge Infrastrutture.
Violo ha sottolineato che “il decreto legge 35 del 2023 aveva previsto la necessità, per esempio dal punto di vista degli aspetti geologici, sismici e tettonici di quell’area, di aggiornare il progetto definitivo del 2011 alle nuove conoscenze sopravvenute”. Inoltre, ha ricordato, “ci sono anche le osservazioni del Mase”.
Per il presidente dell’Ordine dei geologi è dunque “un po’ difficile che su questi aspetti si possa andare addirittura a spostare l’approvazione del progetto esecutivo, che proprio per questo decreto ha il compito di accogliere e portare avanti anche prove sperimentali, nelle fasi costruttive”.
“Riteniamo – ha concluso – che alcune questioni debbano essere ben chiare e approfondite e approvate già nella fase prima dell’avvio delle costruzioni, per non trovarci con delle sorprese che possono minare la realizzabilità dell’opera”.