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La vertigine nella pratica clinica specialistica: il convegno all’UMG di Catanzaro il 28 giugno

 

Il sintomo vertigine ha un peso epidemiologico straordinario. I dati in letteratura lo indicano come una delle prime tre cause che portano i pazienti a ricorrere alle cure mediche. Il prossimo 28 giugno, nell’Auditorium “Salvatore Venuta” dell’UMG di Catanzaro, si svolgerà il Convegno “La vertigine nella pratica clinica specialistica. Il punto di vista degli specialisti e lo sguardo d’insieme”, organizzato dal prof. Giuseppe Chiarella, ordinario di Audiologia dell’Università Magna Graecia, in cui si confronteranno gli specialisti coinvolti nella cura del paziente vertiginoso. 

«Il nostro reparto, particolarmente specializzato nella diagnosi e cura della vertigine, nel 2023, ha erogato circa 3000 prestazioni riguardanti i disturbi dell’equilibrio. La vertigine ha un’influenza importante sulla qualità della vita ed espone al rischio di caduta soprattutto la popolazione adulta e anziana. Dietro questo sintomo, oltre alla patologia del sistema vestibolare, sono implicate cause diverse, riguardanti altri sistemi e connessioni che chiamano in causa disturbi della vista, dell’apparato osteoarticolare, patologia internistica, neurologica e psichiatrica e l’effetto di farmaci e della politerapia». Ha dichiarato il prof. Giuseppe Chiarella, direttore della Cattedra e della Unità Operativa di Audiologia e Foniatria e del Centro di riferimento regionale per gli Impianti Cocleari dell’Azienda Ospedaliero-universitaria “Renato Dulbecco”, in occasione della presentazione del Convegno.

«Lo scopo di questo convegno è di riunire le figure sanitarie che possono trovarsi coinvolte nella gestione del paziente con vertigine, in una formula molto interattiva. A partire dal medico di Pronto soccorso che deve rapidamente ragionare sulla diagnosi di perifericità o centralità, e dal medico di medicina generale, fino ai diversi specialisti dell’urgenza che in questo approccio sono chiamati ad intervenire (vestibologo, neurologo, radiologo). Dall’altra parte, per il paziente non acuto, coinvolgeremo le diverse figure mediche come, tra gli altri, lo psichiatra, l’oculista, l’internista, il farmacologo, il fisiatra e l’odontoiatra».

Il prof. Chiarella, responsabile scientifico, la cui esperienza in questo settore è riconosciuta in ambito internazionale, sottolinea «come sia importante fornire un background culturale sul tema che consenta di gestire un problema così frequente e multiforme e ad alto rischio di errori diagnostici e terapeutici». I lavori saranno introdotti dal prof. Giovanni Cuda, Magnifico Rettore dell’UMG, e dalla dott.ssa Simona Carbone, Commissario straordinario della AOU R. Dulbecco, proprio nei giorni che vedono la presentazione dell’Atto Aziendale della Dulbecco, a testimonianza della particolare attenzione per questo argomento. Il convegno sarà curato dalla present&future, informazioni e iscrizioni su www.presentfuture.it.

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