In seguito all’aggiudicazione dei beni materiali ed immateriali della Reggina appannaggio della Fenice, si è tenuta una conferenza congiunta a Palazzo San Giorgio. Il sindaco Giuseppe Falcomatà ed il delegato Giovanni Latella hanno fatto gli onori di casa, intervenendo assieme a Jo Scuncia (cordata Bandecchi) ed i soci Antonino Ballarino e Virgilio Minniti che hanno preso il marchio con un’offerta di 125.000 euro.
Questo l’esordio del primo cittadino: “Spero si possa trovare serenità. Da Sindaco di questa città, vi ringrazio. Quando c’è una attenzione nei confronti di un bene collettivo, significa che c’è attenzione neri confronti di un bene della città. Ci sono cose sulle quali sarebbe da stupidi dividerci. L’amministrazione comunale deve rendere fluidi i dialoghi. La partita l’abbiamo vinta, oggi ce ne sono altre da vincere sul campo”.
Poi la parola a Jo Scuncia, imprenditore vicino a Stefano Bandecchi: “Dopo l’asta, ho chiamato il presidente Bandecchi per comunicargli gli episodi successi durante l’asta. Bandecchi sin da subito si è dimostrato attento ai problemi del territorio. Ci ha sempre comunicato che noi dobbiamo essere risorse produttive. Oggi si cristallizza un momento in cui si capisce che noi, con Stefano Bandecchi, non siamo mai stati contrapposti alla LFA. L’intenzione era di riportare la Reggina dove merita di stare. Oggi porto i saluti di Stefano Bandecchi al professore Ballarino e all’amministrazione comunale. E’ stato il primo a manifestare interesse l’estate scorsa. Oggi fa un passo indietro. Con la consapevolezza che se un domani ci fosse bisogno, Stefano Bandecchi sarà presente. Siamo stati bersagliati, forse abbiamo sbagliato anche noi un po’ di comunicazione. In questo percorso, mi sento di ringraziare il mio compagno di viaggio Salvatore Maio. Oggi lanciamo un messaggio di ripartenza e di speranza per la città. Non siamo un ostacolo o un freno, ma solamente un’opportunità”
Questo l’intervento di Giovanni Latella, delegato allo sport: “Ci interessa avere una società forte. Ringrazio Bandecchi, che fin dall’inizio aveva dato disponibilità. Si possono unire le risorse. Se si è seduti tutti a questo tavolo, un ragionamento può essere fatto. Da parte nostra ci sarà sempre vicinanza e sostegno. E l’aiuto affinché la Reggina possa sempre rappresentare la città e la storia. Mi auguro che gli investimenti della società vadano anche sul Sant’Agata, può essere una risorsa per la società”.
Sintetico il presidente Virgilio Minniti: “Inizialmente non ci siamo capiti col dottor Scuncia ed il dottor Maio. Ringrazio il sindaco per oggi. Abbiamo riportato a casa il logo della Reggina. Sono felice ed emozionato”.
A conclusione, l’intervento del patron Nino Ballarino: “Oggi il sogno è diventato realtà. Oggi la Reggina rinasce. Non è più nei tribunali. La Reggina ritorna ad essere nei cuori, nella mente e nella bocca di tutti coloro che vogliono bene a questa città. So che in tutto il mondo, è l’unico mezzo che hanno i reggini per sentirsi legati alla città. Stamattina ho avuto un momento di grande tensione, quando siamo arrivati al Tribunale. Vedendo il nostro sindaco sereno, ho avuto la sensazione di percorrere tutti lo stesso obiettivo. Ringrazio l’amministrazione ed il sindaco, perché ha voluto dare un segno di certezza affinché la storia della Reggina tornasse di nuovo viva. In questi giorni di grande tensione, non ho voluto neanche chiamare il sindaco. Nonostante il grande rapporto di amicizia che ci lega. Sapevo che lo avrei messo in difficoltà. E sapevo quanto ama ciò che amiamo tutti. Grande rispetto per quello che stava facendo. Nella stessa maniera, in questi giorni, guardavo attentamente i nostri amici Scuncia e Maio. Cercando di capire dove si volesse arrivare. Anche loro avevano questa volontà di tirare fuori la Reggina dai tribunali. Al gruppo Bandecchi, all’amministrazione e al nostro sindaco, dico grazie. Perchè adesso abbiamo davanti una grande avventura. E far diventare realtà qualche altro sogno. Dimentichiamo LFA, non esiste più. La prossima partita sarà della Reggina 1914. Al momento della ripartenza, ci siamo ritrovati con i due facenti funzione vicini. Sono passati otto mesi e mezzo, Carmelo – rivolgendosi a Versace – ma sono orgoglioso di tutto. Dico al sindaco che abbiamo urgente bisogno di avere a disposizione il nostro centro sportivo. E passare magari all’assegnazione. Dobbiamo fare dei lavori. Se qualcuno pensa che oggi ci sono dei perdenti, allora non ha capito niente. L’obiettivo è uno solo. O il ripescaggio, o di entrare tra i professionisti. Teniamoci stretti e cerchiamo di farcela. Vogliamo ripristinare lo store”.