“Noi lavoriamo per costruire in Europa un centrodestra esattamente come c’e’ al governo della nazione in Italia. Ovviamente poi dipende dagli elettori. Questo giochino di decidere prima delle elezioni quale sara’ la maggioranza e’ un po’ surreale”. A dirlo il responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli, a margine di un incontro politico a Catanzaro, rispondendo ai giornalisti sulle possibili alleanze in Europa dopo il voto dell’8 e 9 giugno. “Se fosse cosi’ – ha proseguito Donzelli – non dovremmo votare: si vota, si esprimeranno i popoli in tutta Europa. Noi ci auguriamo una vittoria fortissima dei conservatori, in Italia Fratelli d’Italia, nelle altre nazioni i nostri amici conservatori. Ci auguriamo di essere noi la guida dell’Europa. Se poi non avremo da soli la maggioranza assoluta, visto che e’ un proporzionale puro, parleremo con chi ci assomiglia di piu’, quindi – ha concluso il dirigente di FdI – con le forze di centrodestra”.
“Il governo lavora nello scacchiere internazionale sempre alla ricerca della pace e delle mediazioni. Ovviamente la pace e le mediazioni non possono voler dire dare la vittoria sul campo all’arroganza, a chi invade, a chi non rispetta le leggi internazionali. Quindi il sostegno all’Ucraina da parte del governo Meloni e’ stato incondizionato”.
Secondo Donzelli “la ricerca della pace sia in Medio Oriente che in futuro anche nell’Ucraina, quando la Russia capira’ che non puo’ con l’arroganza prendersi i territori, e’ un obiettivo del governo a cui Giorgia Meloni sta lavorando”.
“Dal Ministero della Difesa si sono espressi sul fatto che e’ un po’ superato dai tempi. Oggi come oggi gli eserciti si basano su professionisti e volontari e non sulla leva diffusa”. Ha spiegato Giovanni Donzelli con riferimento alla proposta di legge della Lega sul ripristino della leva militare. Secondo Donzelli “ci sarebbero anche dei problemi di costi molto notevoli, e comunque non era nel programma di coalizione del centrodestra. E’ un’opinione importante di un alleato fondamentale dentro la coalizione, ci confronteremo, ma – ha concluso il dirigente di FdI – non e’ all’ordine giorno delle scelte del governo”.