Nella giornata del libro, ricordiamo che sessant’anni fa fu pubblicato il capolavoro di Giuseppe Berto, “Il male oscuro”, definito insieme a “La coscienza di Zeno”, il più bel romanzo del Novecento italiano.
Organizzeremo in autunno un incontro sul libro e sulla figura di Giuseppe Berto, uno dei più importanti intellettuali italiani, che amava così tanto la Calabria da essere sepolto a Capo Vaticano.
Il Male oscuro, tradotto in un bellissimo film di Mario Monicelli, è una storia autobiografica di Giuseppe Berto, il racconto della sua nevrosi, la critica al pensiero unico, la proposizione di un pensiero per molti versi anarchico-conservatore e contrapposto al monopolio di una letteratura radical chic.
Lo stile innovativo di Berto, un incipit di cinquanta pagine senza punteggiatura, una lirica coinvolgente, ne fanno un affresco commovente, ironico, lucido.
Giuseppe Berto va restituito nella sua grandezza alla cultura italiana, attraverso una serie di opere magnifiche( da La Gloria a Modesta proposta per prevenire ad Anonimo Veneziano).
Lo afferma il coordinatore del circolo territoriale di Cosenza di Nazione Futura, Vincenzo Campanella.