“Sono trascorse due settimane dalla mia denuncia pubblica su quanto avviene quotidianamente all’Umberto I, con centinaia di persone accalcate per ottenere una semplice prestazione sanitaria, garantita dalla Costituzione, e molte delle quali, in fila dalle prime luci dell’alba, che poi non vengono assistite.
Ebbene, a distanza di quindici giorni, nulla sembra essere cambiato. La gente continua ad affollarsi dalle cinque del mattino lungo la strada davanti all’ingresso dell’Umberto I, esposta al rischio di incidente visti i grandi volumi di traffico in entrata in città, e senza neppure la certezza di ricevere la prestazione di cui ha bisogno. Perché in quella struttura, casomai non si fosse capito, si va perché si ha bisogno e non certo per divertimento.
Prendiamo atto perciò che l’ASP e il suo commissario Battistini restano sordi e ciechi di fronte a una situazione che ho già definito da terzo mondo e che tale rimane. Non solo servizi di fondamentale importanza continuano a essere ospitati in modo irrazionale in una struttura logisticamente del tutto inadeguata ma non si intende neppure mettere semplicemente mano all’organizzazione di quegli stessi servizi, per implementarne le risorse umane o per verificare la produttività di chi già vi lavora.
Non resta quindi che invocare il sindaco Fiorita, nella sua doppia veste di primo responsabile per la sanità sul territorio comunale ma anche di responsabile della sicurezza e della incolumità dei cittadini. Si attivi, il sindaco, presso il comando di polizia municipale per garantire quantomeno il controllo quotidiano di una situazione che, per fortuna, finora non ha creato conseguenze. Si attivi, perché contare solo sulla fortuna è un azzardo che non ci possiamo permettere”. Lo afferma in una nota il consigliere comunale di Catanzaro, Antonio Corsi.