“Esprimiamo indignazione e profonda preoccupazione per gli avvenimenti verificatisi nei giorni scorsi a Pisa durante la manifestazione degli studenti contro il genocidio in Palestina.
La libertà di manifestare pacificamente, sancita dalla nostra Costituzione, è un diritto inviolabile che va difeso a ogni costo. È inaccettabile che degli studenti liceali per lo più minorenni, esercitando questo diritto democratico senza rappresentare pericolo alcuno per l’ordine pubblico, siano stati sottoposti ad un uso feroce della forza da parte della polizia.
La violenza gratuita perpetrata contro gli studenti rappresenta non solo un grave attacco alla libertà di espressione ma anche un tentativo di silenziare le tante voci che ogni giorno, sempre più numerose, condannano quanto sta avvenendo a Gaza.
La brutalità con cui sono stati manganellati degli studenti pacifici e non pericolosi solleva interrogativi sulla condotta delle forze dell’ordine e sulla responsabilità dell’attuale governo di destra. Non è soltanto questo a spaventarci ma il silenzio assordante che ne consegue.
Migliaia di ragazzi rischiano di non poter più esprimere il proprio dissenso in modo pacifico per non incappare in azioni violente da parte di chi invece avrebbe il dovere di tutelarci.
Tutto questo avviene nella totale indifferenza dell’attuale governo che permette e condona un pieno sconvolgimento del ruolo delle forze dell’ordine nel nostro Paese che, giorno dopo giorno, si scopre in estremi e gravissimi exploit di violenza e censura.
Chiediamo di avviare immediatamente un’interrogazione parlamentare sul Ministro Piantedosi che rivela quotidianamente la sua totale incapacità a ricoprire il suo incarico. La democrazia richiede il rispetto dei diritti fondamentali di tutti, senza se e senza ma.
Il silenzio imbarazzante di Giorgia Meloni in risposta alle dure parole di condanna del Presidente Mattarella, rende sempre più evidente il progetto che l’attuale maggioranza vorrebbe attuare mettendo mano alla nostra Costituzione attraverso la riforma sul premierato, silenziando così di fatto il Capo dello Stato.
Chiediamo anche vengano immediatamente introdotti dei codici identificativi sui caschi della polizia, in modo che sia possibile identificare e punire chi si rende protagonista di tanta brutalità.
Confidiamo infine nell’intervento della magistratura che ha già avviato un’indagine di fronte a questa situazione altamente critica e allarmante”.
Così, in una nota, Francesco Nicolò, componente della segreteria regionale di Sinistra Italiana Calabria.