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Sabina Guzzanti e Giorgio Tirabassi portano “Le verdi colline dell’Africa” a Lamezia Terme

Satira e unicità sono le parole principali che affioreranno alla mente guardando lo spettacolo di una delle autrici più creative del panorama italiano. “Le verdi colline dell’Africa”, in scena mercoledì 7 febbraio al Teatro Grandinetti Comunale di Lamezia Terme, alle ore 21, è scritto e diretto da Sabina Guzzanti, in scena con Giorgio Tirabassi, e offre un innovativo punto di vista sul modo di intendere il mestiere dell’attore. L’evento organizzato da AMA Calabria, diretta da Francescantonio Pollice, è finanziato con risorse PSC Piano di Sviluppo e Coesione 6.02.02 erogate ad esito dell’Avviso “per il finanziamento di Programmi di Distribuzione Teatrale” dalla Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura”.

“Le verdi colline dell’Africa” è un personalissimo tributo di Sabina Guzzanti al testo provocatorio e dissacrante dal titolo “Insulti al pubblico” dello scrittore e drammaturgo austriaco Peter Handke. La contemporaneità sarà protagonista assoluta e fonderà le basi per osservazioni e battute intrise di satira. Lo spettacolo, avvolto volutamente nel mistero, offrirà al pubblico un modo nuovo per ridere di ciò che lo circonda. La creatività della Guzzanti, sarà lo strumento per porre al centro gli spettatori, in un gioco divertente e irriverente che ruota intorno al teatro e alla sua essenza.

 

Un evento unico nel suo genere, che si presenta ricco di spunti ironici dalle tinte sagaci. Come nel testo di HandkePremio Nobel per la Letteratura nel 2019, allo stesso modo Sabina Guzzanti, con il suo triplice ruolo di autrice, regista e interprete, tende a destrutturare la tradizione teatrale concentrandosi sul linguaggio come strumento di potenza poetica e liberazione. Giorgio Tirabassi farà parte di questo momento metateatrale, dalle tinte ludiche, portando in scena il suo talento per una pièce teatrale che lascerà a bocca aperta.

 

“Non ha una trama, non racconta una storia, non è prevista una scenografia e neppure dei veri e propri personaggi. È un non-spettacolo e non posso svelare nulla, lo scoprirà il pubblico”. Con questa dichiarazione al Corriere, Guzzanti fa aumentare la curiosità per l’insolita “Le verdi colline dell’Africa”, che è riuscita ad attirare l’entusiasmo degli spettatori in tutta Italia. Un gioco teatrale a cui si prestano i due protagonisti, portando in scena un confine labile tra finzione e realtà. Quanto sarà vero il ritratto dell’attore e del teatro che verrà descritto da Guzzanti e Tirabassi?

 

La famiglia di Sabina Guzzanti si è sempre dedicata all’arte della recitazione, specialmente i suoi fratelli minori Corrado e Caterina. Dalla seconda metà degli anni Ottanta si è avvicinata al mondo della televisione con “Proffimamente non stop” su RaiUno, e del cinema divenendo protagonista del film “I cammelli” di Giuseppe Bertolucci. Il suo esordio teatrale arriva negli stessi anni, nei quali presenta uno spettacolo in cui è regista e interprete, “Il tempo restringe”. Riesce a distinguersi come imitatrice e comica di alto livello, facendo satira di molti personaggi italiani famosi. La sua attività di attrice e regista la porta a creare documentari come “Viva Zapatero!”, oltre a continuare i suoi lavori televisivi tra cui “La TV delle ragazze” e “La TV delle ragazze – gli Stati Generali 1988-2018”Sabina Guzzanti si dedica anche alla scrittura di libri, il primo, “Mi consenta una riflessione (anche se non è il mio ramo)”, è stato pubblicato nel 1995, fino a giungere alla sua pubblicazione più recente, “ANonniMus. Vecchi rivoluzionari contro giovani robot”, nel 2023.

 

L’apprezzatissimo attore Giorgio Tirabassi approda nella compagnia di Gigi Proietti nel 1982, da quel momento non ha più lasciato l’ambiente di teatro, cinema e televisione. Per il grande schermo è stato diretto da registi di rilievo quali Marco Risi (“Il branco”) ed Ettore Scola (“La cena”), sino a firmare lui stesso la regia de “Il grande salto”. Viene conosciuto dal grande pubblico grazie alla serie televisiva “Distretto di Polizia” e partecipa a progetti come “Paolo Borsellino” di cui è protagonista, “Boris”“Ultimo” e “I liceali” tra gli altri. Per il teatro, oltre ad essere attore, è regista di molti spettacoli come “Coatto unico” e “Infernetto”.

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