“Ciò che ci lascia completamente allibiti è la mancanza di umiltà da parte del Consigliere/incaricato Carpino.
I suoi dirigenti lo portano a non chiedere neppure scusa alla cittadinanza. Scusa per non aver mantenuto una che sia una delle loro promesse elettorali; scusa per non essersi mai mostrati all’altezza della situazione; scusa per aver preso in giro i catanzaresi; scusa per aver fatto perdere la fiducia nella possibilità di cambiamento per questa martoriata città.
A lui e ai suoi sodali una parte dei catanzaresi aveva affidato l’arduo compito di amministrare la città. Immediatamente sono emersi i limiti di questa compagine: superficialità, confusione, improvvisazione, incompetenza. Tutto ciò, spesso, ha prodotto atti “poco chiari”, litigiosità e dissidi interni: non è con questi che una comunità cresce. In più occasioni abbiamo fatto presente, anche in sede di Consiglio comunale, che l’Amministrazione guidata da Fiorita ha più e più volte dato l’idea di versare in conflitto di interessi, di inseguire logiche personalistiche, di andare a braccetto con quelli che qualcuno chiama “poteri forti”, di fare, quasi mai, gli interessi della comunità.
Le nostre domande mai hanno ricevuto le opportune risposte nel luogo istituzionale. Avrà il coraggio il Consigliere/incaricato Carpino di replicare a tutto ciò nel suo rendiconto?
I cittadini hanno il diritto di sapere e di conoscere come si amminisra la “cosa pubblica”.
Accetti, intanto, l’invito di essere accompagnato, in presenza di tutte le testate giornalistiche della città portando con lui l’Ing. Tolomeo e l’Ing. Fusto, in Trav. 3^ Masciari, affinché la città possa giudicare chi nasconde la polvere sotto il tappeto e chi deve realmente chiedere scusa”.
Lo scricono, in una nota, i consigliere comunali di Azione a Catanzaro, Donato, Parisi e Veraldi.