Quattro colonne della storia della Reggina. Due di loro sono tornati già come allenatori, gli altri si spera possano sedersi prima o poi su quella panchina – e nel giusto contesto – al “Granillo”. Parliamo, in rigoroso ordine alfabetico, di Emiliano Bonazzoli allenatore del Lecco in Serie B; Roberto Cevoli nuovo ct di San Marino; Davide Possanzini alla guida del sorprendete Mantova nel girone A in Serie C; e nel girone B, Mimmo Toscano è in vetta con il suo Cesena.
Il Lecco, compagno di ricorsi della Reggina per tutta l’estate, è sceso in campo a campionato iniziato in cadetteria. Luciano Foschi, allenatore della promozione, non è evidentemente riuscito ad adattare la propria filosofia al torneo. Squadra ultima e staccata, anche se con qualche gara da recuperare. Quando tutti davano il Lecco già per condannato alla retrocessione, ecco spuntare in panchina Emiliano Bonazzoli: motivi di patentino inducono i manzoniani a chiamarlo per affiancare Andrea Malgrati, ma il carisma del miglior centravanti nella storia della Reggina ha il suo peso. Filotto di risultati utili, gioco avvincente e momentaneo quintultimo posto. Venerdì sera, per Bonazzoli sarà aria di derby a Catanzaro.
Roberto Cevoli si è messo alle spalle, con la tenacia che lo ha sempre contraddistinto, l’ictus occorsogli dopo il primo esonero subito dal Novara. Il sammarinese, stopper della Reggina promossa in B nel 1995, trova un coronamento della propria carriera come allenatore. Nominato commissario tecnico della nazionale del proprio paese, esordirà a marzo in amichevole contro Saint Kitts e Nevis. Avendo allenato la Reggina nel 2018/19, è il secondo allenatore della storia amaranto a sedersi sulla panchina di una nazionale, dopo il compianto Franco Scoglio ct della Tunisia alla fine del secolo scorso.
Ci giochiamo qualsiasi cosa sul fatto che Davide Possanzini arriverà ad allenare in Serie A. Capolista nel girone A della Serie C con il Mantova ripescato: al momento della sua nomina, i virgiliani erano ancora ufficialmente in Serie D. L’ex vice di Roberto De Zerbi sta superando il maestro, con un gioco che non offre punti di riferimento: si parte con un 4-2-3-1, poi si muovono tutti in basse alle proprie caratteristiche. E lunedì sera non ci ha capito niente il malcapitato Padova, secondo ed imbattuto fino a 24 ore fa: davanti al proprio pubblico, i veneti si sono visti infliggere una severa lezione fino allo 0-5 finale. E non è la prima prestazione estasiante di un Mantova che è di gran lunga la squadra italiana ad esprimere il miglior calcio, costruendo dal basso anche con il portiere: tanta roba per la categoria.
Difficile trovare aggettivi per Mimmo Toscano. In una piazza calda come Cesena e dopo l’eliminazione ai playoff per mano del Lecco in semifinale, adesso il trainer reggino è primo sempre esprimendo un calcio propositivo. Capace anche di valorizzare due prodotti del settore giovanile, come i gemelli Shpendi: Stiven è già stato ceduto all’Empoli, adesso Cristian è già in doppia cifra potendo contare su Corazza come spalla. L’unico competitor è la Torres made in Sardegna.
p.f.