“Pochi possono dirsi: “Sono qui”. La gente si cerca nel passato e si vede nel futuro” - Georges Braque
HomeCalabriaCosenzaCosenza, la commissione Pubblica istruzione e Legalità plaude all’attività di empowerment dello...

Cosenza, la commissione Pubblica istruzione e Legalità plaude all’attività di empowerment dello Sportello per il Reddito di Libertà del Comune

Si è riunita questa mattina, presieduta da Chiara Penna, la Commissione Consiliare Pubblica Istruzione e Legalità, nel corso della quale è stata presentata l’attività di empowerment dello Sportello per il Reddito di Libertà del Comune di Cosenza, portata avanti in collaborazione con Spazio Donna Cosenza, gestito dal MO.C.I. Cosenza APS, e We World Onlus. A tal fine hanno partecipato ai lavori della commissione Mariagrazia Martire, coordinatrice Spazio Donna Cosenza, Giorgia Falco, responsabile dell’area violenza economica di Spazio Donna e Valerio Pedroni, responsabile nazionale dei progetti WE World in Italia.

“L’Amministrazione Comunale, su spinta del sindaco Franz Caruso, ha avviato una vera e propria attività di empowerment volto al sostegno delle donne che vivono una violenza economica”. E’ quanto ha affermato la Presidente Chiara Penna, aprendo i lavori della commissione, a cui hanno preso parte anche il vice sindaco Maria Pia Funaro e l’assessore all’urbanistica, Pina Incarnato, che hanno plaudito all’iniziativa.

“Con queste attività, che implementano i servizi dello sportello per il Reddito di Libertà – ha proseguito la Presidente Penna – l’Amministrazione Caruso, intende andare oltre l’attribuzione di un mero sussidio, per consegnare un futuro di indipendenza alle donne vittime di violenza economica. In pratica il reddito di libertà, che è pari a 400 euro mensili per un anno, seppur importante non risolve il problema. Ed è rispetto a questa consapevolezza che ci siamo posti il problema di come integrare le donne vittima di violenza economica nel tessuto economico, attraverso il loro inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro”. I percorsi che implementano lo sportello per il reddito di libertà sono stati, quindi, illustrati da Mariagrazia Martire, Giorgia Falco e Valerio Pedroni.

“L’azione dello sportello – è stato affermato dai responsabili delle associazioni di volontariato, che hanno affrontato il tema sotto diversi punti di vista e portato all’attenzione della commissione alcuni casi di violenza economica in cui si sono recentemente imbattuti in città – prevede una presa in carico più incisiva delle donne. Per cui accanto all’opportunità di richiedere il reddito di libertà, saranno implementati percorsi personalizzati volti a rafforzare l’empowerment delle donne in campo lavorativo ed economico al fine di favorirne l’emersione e la fuoriuscita dalla violenza economica. Nello specifico, i percorsi prevedono l’accompagnamento della donna attraverso strumenti di orientamento e rafforzamento delle competenze personali e professionali volti a favorirne l’accesso al lavoro: colloqui di empowerment, la stesura del CV, il bilancio di competenze e la scrittura del progetto formativo, emersione delle competenze, colloqui di orientamento e conoscenza dei servizi del territorio, assistenza per l’accesso ai servizi pubblici, ricerca attiva del lavoro attraverso il matching tra domanda e offerta, creazione di un profilo linkedin efficace, preparazione al primo colloquio di lavoro, composizione e analisi del bilancio personale e familiare, accompagnamento all’accesso al microcredito sociale e d’impresa, istruzione pratica di accesso al reddito di libertà”. Il dibattito che è seguito, nel corso del quale si è registrata la proposta della Consigliera Bianca Rende di creazione di una rete tra tutte le realtà del territorio per fare massa critica ed avere il polso della situazione complessiva, si è concluso con un plauso al progetto.

Articoli Correlati