È in uscita il 16 dicembre 2023 il videoclip del singolo “Onirico” che lancia il prossimo lavoro discografico di Daniele Fabio, “Mediterranean Secrets”, realizzato con il contributo di NUOVO IMAIE, all’interno della programmazione “Nuove Produzioni Discografiche 2022 – 2023” con l’etichetta “Movimental Classical” per gli editori “Fuori Rotta”. «Si tratta di una serie di lavori dedicati e ispirati al Mediterraneo – spiega il compositore e chitarrista Daniele Fabio – alle sue musiche e sonorità, ma anche alle sue storie, leggende, memorie. Un viaggio intimo, dove tutto si destruttura e ricostruisce». Dalle atmosfere della tradizione all’innovazione compositiva, i brani sono attraversati da un’emozione palpabile.
Il videoclip curato dalla Compagnia Teatrale BA17 vede la presenza della ballerina Samuela Piccolo che danza nell’atmosfera “onirica” del Castello Aragonese di Reggio Calabria con il suo stile inconfondibile, integrando la sua danza alle atmosfere magnetiche del lavoro discografico. Il pezzo rilancia l’idea che il futuro nasce prima dal sogno del singolo e la costruzione del videoclip, con la regia di Angelica Artemisia Pedatella e la post-produzione di Lorenzo Cardamone, rappresenta la dimensione del sogno che inizia a viaggiare nella mente e diventa condiviso: «Allora a sognare sono le persone e nasce il principio sociale», sottolinea la regista che curerà anche il secondo videoclip in uscita con il 2024. «La musica di Daniele è davvero una rivoluzione perché permette di immergersi in atmosfere che sono una rieducazione dell’anima.
In un momento in cui la gente va davvero rieducata a volersi bene, un momento in cui abbiamo tanta paura della violenza sociale e la musica che ascoltano oggi i più piccoli desta tante preoccupazioni, il team BA17 ha deciso con Daniele Fabio di promuovere una nuova educazione sentimentale che parte dall’ascolto. L’orecchio permette di far entrare la mente in una dimensione alternativa dove la coscienza si rimodella quasi inconsapevolmente. Ecco perché l’idea del sogno sociale ci è sembrata importante e centrale nell’intera programmazione culturale che stiamo portando avanti».
L’intera idea musicale del lavoro si forma nella composizione strumentale in cui alla chitarra si uniscono man mano sia strumenti appartenenti alla tradizione classica che a quella popolare, come archi, voci, percussioni, bouzuky, chitarra arpa, fino a elementi di elettronica. Il linguaggio compositivo parte da sonorità diatoniche, modali e man mano si spinge verso armonie e forme più complesse realizzando l’immagine del mondo in musica, ovvero l’immagine del mondo mediterraneo. «Il Mediterraneo è un po’ così – spiega Daniele Fabio – un’intensa collaborazione di suoni, colori, linguaggi e questo ha dato vita alla multiculturalità di cui è fatto e lo è in una maniera talmente armonica che noi non pensiamo mai di essere tante culture messe insieme, ci sentiamo un unicum, un organismo nato proprio così per essere funzionante. La musica ci restituisce la verità di cui siamo fatti, un continuo dialogo tra le note, una lotta tra silenzi e ricerca di armonia per raggiungere la perfezione dell’ascolto.
Credo che nulla, più della musica, ci insegni cosa siamo». La chitarra, strumento principe del lavoro, racchiude in sé l’unione delle diverse culture e rimane a cavallo dei diversi mondi musicali che sa dominare, una specie di linea di confine, così come lo è idealmente e praticamente il Mediterraneo, dove musica colta e musica popolare si intrecciano dando vita a tradizioni incredibili. Con il violino di Roberto Noferini e il violoncello di Andrea Nocerino, la poliedricità chitarristica di Daniele Fabio emerge potentissima. “Onirico” rappresenta la parte più trascendentale dell’intero album: ogni essere umano è dotato di attività onirica, in cui scenari, memorie, inconscio e speranze si intrecciano. Il viaggio astrale si intreccia alla realtà, il sogno diventa metamorfosi, ponte tra sonno e veglia. Il progetto di Daniele Fabio, seguito dagli editori Adriano Madera e Christian Borgoni e dal producer Raffaele Cacciola, chiude e apre un anno straordinario di attività per l’artista calabrese che vanta un’affermazione internazionale e porta con la sua straordinaria poliedricità il senso vero del Mediterraneo nella sua piena espressione.