“Il Consiglio regionale della Calabria nei giorni scorsi ha approvato all’unanimità la proposta di legge “De Masi” che prevede premialità negli appalti pubblici per gli imprenditori che si sono ribellati alla ‘ndrangheta e al racket delle estorsioni.
Questa è l’Italia che ci piace. Questa è la Calabria che può modificare il corso della storia e dare speranza ai giovani e a tutti i calabresi che amano la propria terra e il proprio territorio.
Atti pubblici e istituzionali come questi hanno una valenza culturale e di principio di grande rilievo e sostengono la battaglia di Antonino De Masi, il coraggioso imprenditore della Piana di Gioia Tauro che ha proposto la legge e vive sotto scorta perché sta conducendo una battaglia contro la malavita”.
Così l’eurodeputata di Fratelli d’Italia Chiara Gemma.
“Di particolare importanza – aggiunge – il dibattito emerso durante il Consiglio regionale e la filosofia della norma. Una norma che, pur se si sovrappone alla già corposa legislazione nazionale antimafia a protezione delle vittime della criminalità organizzata, è necessaria in Calabria perchè vede anche la Regione impegnata a sostenere l’imprenditoria locale che fronteggia l’illecita concorrenza degli operatori malavitosi o collusi con la malavita.
La grave criticità che si vive nel territorio calabrese è quella che la società civile nel suo complesso non è al fianco degli imprenditori che denunciano e si oppongono alle minacce e alle intimidazioni e fanno quotidiana “resistenza” all’economia illegale. Con questa legge si fa un passo avanti per avviare una nuova fase.
Il provvedimento, – sottolinea l’on. Gemma – oltre ad avere una potente valenza simbolica, ha anche un forte impatto concreto. Infatti, prevede una premialità nell’aggiudicazione degli appalti pubblici per le imprese sane. Tale premialità viene riconosciuta dalla Regione e dagli enti del sistema regionale in sede di riconoscimento di contributi e sussidi economici di qualsiasi natura.
Con questo atto – conclude l’europarlamentare – il Consiglio regionale ha dimostrato la maturità e la sua netta opposizione alla ‘ndrangheta e ai danni di immagine e di reputazione che subiscono la Calabria e i calabresi. E questo è il secondo atto politico e istituzionale dell’assise, dopo l’approvazione a giugno della legge sul progetto ‘Liberi di Scegliere’, che prevede l’attivazione di un percorso educativo assieme alle scuole di ogni ordine e grado, per dare speranze di futuro ai minori coinvolti in contesti di ‘ndrangheta.
Esempi positivi che si contrappongono alla criminalità mafiosa ed esaltano i valori della legalità e dell’etica pubblica”.