Il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha incontrato a Palazzo San Giorgio, una delegazione della rete dei Comitati di quartiere della città. La riunione, concordata con gli stessi comitati civici, era finalizzata all’attuazione delle misure necessarie per la realizzazione degli Istituti di partecipazione popolare, nonché delle attività idonee al funzionamento degli stessi Comitati di quartiere.
Insieme al primo Cittadino erano presenti l’assessore ai Lavori pubblici, Rocco Albanese e il consigliere comunale delegato Marcantonino Malara. Nell’occasione i Comitati erano rappresentati da una delegazione di cinque esponenti, che hanno illustrato le istanze di tutte le 18 compagini territoriali. Tra le richieste avanzate dalla rete dei Comitati di quartiere, l’emanazione del Regolamento comunale che ne preveda la figura giuridica come forma di partecipazione popolare e dialogo con l’Ente comunale, nonché una maggiore rapidità nella risposta da parte dei Settori alle istanze rappresentate.
Il primo cittadino, ascoltando tutti gli interventi, ha avuto contezza di tutto l’iter delle precedenti discussioni nelle commissioni competenti. “Sono d’accordo affinché il percorso si concluda positivamente al più presto, tre anni sono davvero troppi – ha detto Falcomatà – penso sia improprio mettere insieme le Circoscrizioni con i Comitati di quartiere, perché i comitati sono un’esperienza civica legata al territorio, mentre il ritorno delle circoscrizioni è un tema amministrativo ancora tutto da approfondire, ad esempio per ciò che riguarda i costi di funzionamento”.
“A breve – ha aggiunto il primo cittadino – avremo un nuovo presidente della seconda commissione e chiederò che l’argomento sia inserito all’ordine del giorno, per la valutazione della proposta ad oggi definita. L’indirizzo è quello di chiudere il prima possibile. Seguiremo tutta vicenda, ma personalmente sono d’accordo con le istanze della Rete dei comitati”.
“Dal punto di vista organizzativo generale – ha evidenziato – sono pienamente convinto dello strumento della partecipazione popolare. La nostra idea è sempre quella di condividere le scelte di un’Amministrazione, non solo le criticità, ma anche quelle di programmazione generale, che vanno oltre il corso dei cicli politici”.
“Sono comunque convinto che questo rapporto già esiste nei fatti. A prescindere dalla formalizzazione dei Comitati – ha detto Falcomatà – noi riteniamo che non siano la controparte del Comune, ma un prezioso alleato, soprattutto in tema di programmazione e di proposta costruttiva. Anche nella protesta, ci aiutano a capire qual è il bisogno del quartiere per trasformarlo in intervento. Con l’avvio e la formalizzazione del regolamento – ha concluso – saranno ancora di più parte integrante dell’Amministrazione”.