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Continuano le mostre internazionali dell’artista catanzarese Mario Loprete: il tema dell’hip hop esposto a Washington

Continuano le mostre internazionali dell’artista catanzarese Mario Loprete. In questa occasione le sue opere saranno esposte presso la THE CONFLUENCE ART GALLERY di Twisp, bellissima città nello stato di Washington in USA.

Una serie di piccole opere su cemento armato,  indaga il tema dell’hip hop tanto caro all’artista. Ritratti di noti Rappers si alternano a B-Boys in una coreografia visiva che coinvolgeranno i fruitori della mostra .

Presenti inoltre le sue celebri concrete sculptures, per le quali Mario Loprete si è fatto conoscere al grande pubblico, entrando in importanti collezioni pubbliche e private.

È sempre emozionante pensare che le opere di Mario Loprete varcano ancora una volta l’Oceano Atlantico e questa volta verranno esposte a oltre 9400 km dal suo studio.

IN CEMENTO VERITAS

L’arte di Mario Loprete rappresentata dalle sue opere, è Emozione.

La si può toccare con i suoi dipinti dove la realtà non ha confini e nelle sue sculture in cemento che, oggetto dopo oggetto, colata dopo colata, hanno la capacità intrinseca di proiettarti nel “tutt’uno” dove passato/presente/futuro si fondono in un unico tempo.

Unico tempo perché gli oggetti delle sue sculture sono di uso quotidiano  in auge alla stragrande maggioranza delle persone e per tale ragione, osservandole, permette a colui che guarda, di immedesimarsi nella sua realtà, nel suo vissuto. Pertanto crea una connessione energetica che lo proietta, inesorabilmente, a rivivere la sua esperienza con l’oggetto stesso perché li accomuna.

Mario Loprete crea suo malgrado, inconsapevolmente, un ponte tra la sua e la tua anima laddove risiedono i ricordi, positivi o negativi, che si hanno con quell’oggetto.

L’esperienza emozionale dell’osservatore si fonde con il vissuto dell’artista, per pochi minuti, fino a quando l’anima entra in contatto con il proprio se, perché riportata indietro al ricordo.

Per utilizzare un termine che appartiene alla filmografia le sue opere sono degli Horcrux in cui l’artista deposita parte della sua vita, della sua anima, affinchè possa essere trovata da colui o colei che guarda. Certo a differenza degli Horcrux della filmografia quelli dell’artista sono si, pezzi di anima, ma di un’ anima che pervasa dall’ estro creativo spicca in alto nel momento fecondo dell’idea, fino a vibrare in dimensioni pure, prive di materia dove solo il sentire regna, per afferrarlo e imprimerlo all’interno dell’opera. Poi, vissuta l’ estasi della creazione, ritornare qui, nel mondo denso, scosso ed esausto, ma consapevole di aver intriso e dato parte della propria anima all’oggetto.

Le opere di Loprete sono continui viaggi dentro noi stessi, nel nostro io interiore, pronti ad uscire alla luce ed avvolgere, come un caldo abbraccio colui che guarda, se si dispone della giusta chiave di lettura.

Mario indica e mette a disposizione la chiave che apre la porta per entrare nel regno delle proprie emozioni e confidando in ciò , ci si lascia condurre attraverso la porta della propria anima.

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