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Cosenza: serata Rotary dedicata all’Alzheimer

Sono 55 milioni nel mondo i malati di Alzheimer, in Italia 1 milione. Ogni anno si registrano 7 milioni di casi in più.
Il Presidente del Rotary Club Cosenza Nord Natale Dodaro ha aperto con queste significative cifre, giovedì scorso al Regal Garden di Zumpano, la serata dedicata al Progetto Alzheimer café.
Partito nel 2020 per iniziativa del socio Pietro Leo, ma subito stoppato dall’insorgere della pandemia da Covid, il progetto è stato ripreso con rinnovato vigore l’anno scorso ed oggi può contare sulla collaborazione di diversi altri club dell’area urbana, che si sono aggregati al capofila Cosenza Nord. A rappresentarli, ieri sera c’erano: Marco Provenzano, Presidente RC Cosenza; Maria Stillo, Presidente RC San Marco Argentano Valle dell’Esaro Centenario; Antonino Morabito, delegato Alzheimer Rotary Club Rende; Angela Gallo, Presidente RC Rogliano Valle del Savuto; Roberto Miniaci, Presidente RC Presila Cosenza Est; Luana Gallo, vice Presidente RC Montalto Uffugo; Francesco Bozzo, Presidente RC Sette Colli.
Hanno partecipato autorità rotariane e non, tra cui Sergio De Buono, assistente del Governatore; Dino De Marco, Governatore nominato Distretto 2102 anno 2025/26; il Presidente dell’Ordine dei Medici di Cosenza dr. Eugenio Corcione; rappresentanti del mondo dell’associazionismo; caregiver e ammalati.
Moderatrice dei lavori è stata Donatella De Buono, socia e componente del gruppo dei volontari che lavorano al progetto, che si svolge attraverso incontri periodici, laboratori artistici, musicali e decorativi, gruppi di ascolto per i caregiver, sedute di fisioterapia.

Pietro Leo, medico e coordinatore del progetto, ha illustrato i primi risultati ottenuti con l’encomiabile lavoro dei volontari e con la collaborazione di alcune strutture sul territorio, a cominciare dal Convento delle Suore minime della Passione che hanno messo a disposizione i locali per le attività. Il progetto è nato -ha sottolineato- facendo tesoro di esperienze di altre regioni e nella consapevolezza di una grave carenza di assistenza pubblica.

Infatti – è emerso in diversi interventi- di Alzheimer si ammalano sempre più persone, ma se ne parla ancora poco e soprattutto le istituzioni pubbliche -sanitarie e non- non sono state in grado di stare al passo con l’evolvere del numero dei malati e con i bisogni economici e sociali delle famiglie interessate.

Serafina Lavigna, volontaria e psicoterapeuta, ha parlato del gruppo d’ascolto per i caregiver, composto in prevalenza da mariti perché la malattia colpisce soprattutto le donne. Ha sottolineato l’importanza di sedersi in cerchio e parlare ciascuno del proprio vissuto per ritrovarsi in quello degli altri e sentirsi meno soli. Uno degli effetti nefasti dell’Alzheimer, infatti, è proprio quello di portare all’isolamento sociale.

Lo hanno sottolineato anche due caregiver intervenuti con generose testimonianze della propria esperienza. A poco a poco si allontanano tutti -hanno detto- anche amici di lunga data, anche parenti. E cresce la solitudine dell’ammalato, il quale magari non ricorda ma continua a sentire le emozioni e avverte il vuoto attorno a sé. Così come si aggrava la situazione esistenziale di chi lo assiste, che nel sostegno di un volto amico potrebbe invece trovare nuova forza.

La volontaria e socia Sonia Falcone ha parlato della efficacia della musicoterapia, che riesce a risvegliare ricordi anche lontanissimi e porta grande conforto all’ammalato nel riviverli pienamente.

Giorgio Marchese, psicoterapeuta e socio, ha parlato del progetto da lui ideato SOS Alzheimer On Line, che ormai da diversi anni offre un supporto a chiunque ne abbia bisogno, attraverso un sito, una pagina Facebook, un telefono aperto 24 ore su 24 a chiunque voglia inviare un messaggio. Marchese ha portato con sé due collaboratori tra i più attivi: la maestra di canto Stefania Labate e -una sorpresa per molti- Pino Gigliotti, che la maggior parte dei calabresi conosce come presentatore televisivo dalla verve comica irresistibile. La Labate ha cantato una commovente canzone composta da lei e dedicata alla madre, “Che sarà di me”, mentre Gigliotti ha letto due poesie.

Il socio e Past President Giancarlo Principato ha sollecitato maggiori sinergie tra pubblico e privato ed ha annunciato di stare lavorando per la creazione di una Associazione delle famiglie degli ammalati che possa avere maggiore forza nel trattare con le istituzioni.
Gli ha subito risposto il Presidente dei medici Eugenio Corcione, il quale si è detto sinceramente colpito dalle iniziative ascoltate nel corso della serata, concordando sul fatto che è indispensabile che tutto questo trovi finalmente sponda nelle istituzioni pubbliche, a cominciare da quelle sanitarie, per stare accanto alle famiglie in maniera adeguata. Il dottor Corcione ha assicurato un suo fattivo interessamento.

Ha concluso la serata l’intervento del rappresentante del Governatore Petrolo, Sergio De Buono, che ha espresso grande ammirazione per un progetto che rispecchia in pieno gli ideali di solidarietà del Rotary.

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