“Il dimensionamento scolastico del governo Meloni sta producendo danni devastanti alla rete scolastica calabrese.
Non a caso sono tantissime le legittime proteste di cittadini e di amministratori nella nostra regione (e non solo) a causa di una normativa scellerata che prevede ” tagli ” principalmente al Sud e quindi nelle aree fragili.
Una visione miope e svilente che si fonda sulla logica dei numeri e che considera la scuola non un settore su cui investire bensì su cui risparmiare e decidere unilateralmente tradendo il criterio di prossimità, accorpando e riducendo il personale e la qualità dell’offerta didattica.
E proprio ieri con una nota il Sindaco, Flavio Stasi, ha comunicato che il Consiglio Provinciale, si è determinato per la soppressione di n. 3 Istituti Comprensivi e n. 3 Istituti Superiori.
Un esito che poteva avere risvolti ancora più drammatici per la città di Corigliano-Rossano ma pur sempre inaccettabile.
Come si ricorderà l’Amministrazione Comunale con delibera di Giunta dello scorso 30 settembre richiedeva e motivava il mantenimento dell’attuale assetto della rete scolastica e solo in caso di esito negativo l’accorpamento massimo di n. 2 autonomie, senza entrare nel merito della organizzazione delle scuole superiori.
Ebbene grazie alle linee del Governo Nazionale, declinate rigidamente dalla Provincia e dalla Regione, e grazie anche al voto favorevole del Consiglio Provinciale, la soppressione è ben più penalizzante, con realtà scolastiche che sono state letteralmente smembrate.
Ripensando ai tentativi di strumentalizzazione dei giorni scorsi da parte dei circoli cittadini dei partiti di Governo, che evidentemente – esattamente come per la perdita di 15 milioni di euro PNRR su Enel – non avevano ben compreso di essere loro gli artefici di un vero e proprio disastro anche in città, ci chiediamo dove siano coloro che dovrebbero tutelare il territorio quanto meno tra le proprie fila.
Per questa ragione siamo determinati a supportare e rilanciare l’iniziativa di mobilitazione sociale proposta dal Sindaco Stasi per contrastare queste scelte distruttive e confidando in una partecipazione trasversale, perchè che questo dimensionamento sia insostenibile è chiaro a tutti: nessuno difenda l’indifendibile e difendiamo tutti la scuola ed il territorio.
Una mostruosità che è il colpo di grazia su un sistema scolastico già sofferente e che peggiorerà le condizioni del Sud, dove la dispersione scolastica è elevata.
Una mostruosità inaccettabile per una città grande e con nuove esigenze, che ambisce ad ospitare sedi universitarie su cui costruire la propria identità e sviluppo”.