“La parola d’ordine domani nella manifestazione davanti al Gate del porto di Gioia Tauro, alla quale parteciperò, sarà la strenua difesa della portualità di questa fondamentale infrastruttura marittima della nostra regione. La scellerata accelerazione sulla transizione ecologica prevista dalla direttiva 2023/959 Ets, che, intende tagliare di oltre la metà le emissioni di CO2 nel vecchio continente entro il 2030, ha inserito anche i trasporti marittimi, imponendo alle compagnie navali di compensare annualmente le proprie emissioni inquinanti”.
Lo afferma, in una nota, Pietro Molinaro presidente della Commissione anti’ndrangheta.
“Una tassa iniqua, scellerata e pesante sul prezzo dei permessi – aggiunge Molinaro – che non renderà appetibile il porto della Piana e favorirà porti come quelli del Nord Africa che non hanno nessuna limitazione riproponendo il concetto di ‘concorrenza sleale’ che ci vede penalizzati anche in altre situazioni. La Commissione Ue, con una direttiva fredda e non ragionata, senza valutarne le conseguenze, dispone la limitazione dei nostri diritti: una scelta molto costosa per la nostra regione in termini di occupazione e trasporto merci sia che venga misurato in peso che in valore e l’impatto sarà notevole deprimendo l’economia”.
“La Regione ritiene il Porto di Gioia Tauro fondamentale per l’economia regionale e su questo – sostiene ancora il consigliere regionale – sta investendo perché è punto di riferimento strategico per il transhipment nel Mediterraneo. Su questo non si faranno sconti a nessuno, la nostra regione non può pagare un prezzo così altissimo!”