“Like your home” non vuol dire solo “Come a casa tua”, ma significa anche dare valore sociale ed economico alle persone con disabilità che diventano imprenditori senza uscire da casa propria. “Like your home” è un network turistico in cui si incontrano le domande e offerte di persone con disabilità diverse o esigenze particolari che trovano ospitalità nelle case di altre persone che condividono la medesima disabilità.
“Like your home”, quindi, è – si legge in un comunicato stampa – un modo innovativo di creare relazioni e fare turismo che aiuta la comunità e rende protagonisti le persone con disabilità che producono reddito offrendo vitto e alloggio a chi decide di soggiornare nella propria città, con il vantaggio di far trovare, anziché un asettico albergo, una casa vera e propria e attrezzata di tutto punto. Perché chi ci vive è un disabile e sa bene che valore abbia essere accolti in un clima familiare che faciliti la permanenza il più possibile, e che possa anche dar consigli sui posti da visitare e sui ristoranti attrezzati che rispondano a requisiti di accessibilità.
“Like your home” può dunque riscoprirsi un’opportunità di inclusione socio-lavorativa anche a Catanzaro, trovando spazio nel ricco cartellone di eventi promosso dal Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze dell’Asp di Catanzaro, dalla Consulta delle associazioni, che è parte del Dipartimento, e dal Coordinamento delle Associazioni di Salute Mentale (CASM), con il patrocinio dell’Asp, della Provincia e del Comune di Catanzaro, in occasione della Giornata mondiale della Salute Mentale, che vedrà il coinvolgimento in più date e luoghi diversi delle associazioni. In un momento pubblico molto partecipato tenutosi al Marca – alla presenza del capogruppo comunale di maggioranza e del consigliere regionale Antonello Talerico, in rappresentanza del Comune e della Regione, che ha rimarcato l’assenza di una politica socio-inclusiva nella nostra comunità; del presidente del CSV Calabria Centro Guglielmo Merazzi, che ha posto l’accento sulla tutela dei diritti ed il sostegno alle iniziative messe in campo dalle persone con disabilità; e del direttore del Dipartimento Michele Rossi, che ha ribadito come le tante iniziative messe in campo fino a dicembre abbiano come comune denominatore l’importanza dell’informazione sul disagio mentale per fare prevenzione – l’ideatrice di “Like your home”, la consulente alberghiera Cetty Ummarino, ha così presentato la portata innovativa del suo progetto, che ha fatto incetta di premi e riconoscimenti in Italia ed all’estero, e che ha una sua declinazione anche in ambito universitario a favore di studenti con disabilità.
Per aderire alla piattaforma da lei creata, e che mette in relazione persone con esigenze particolari che non vogliono rinunciare a viaggiare, basta dunque avere una casa con almeno una stanza con servizi da adibire all’accoglienza: la formazione turistica (che all’inizio deve essere fatta in presenza), l’avviamento al lavoro e la pubblicazione online dell’abitazione ritenuta idonea a far parte del circuito extralberghiero “Like your home”, rappresentano i primi “step” che la Ummarino cura personalmente con i suoi potenziali “clienti”. Clienti capaci di trasformare i propri limiti in potenzialità e di rendersi protagonisti di un particolare “turismo sensibile” che va ben oltre quello “accessibile”, idoneo a mettere a sistema i servizi sociali, riabilitativi e turistici, e che soprattutto ha una certa sostenibilità nel tempo.
Inutile dire quanti consensi l’idea della Ummarino abbia ricevuto tra le associazioni presenti all’incontro: da Caterina Iuliano, in veste di moderatrice e di presidente del Centro Studi “Don Pellicanò” che ha promosso in particolare questo primo incontro nell’ambito della Giornata della Salute Mentale, a Rosaria Brancati, presidente del CASM, che ha parlato di “azione concreta” per un futuro lavorativo possibile a chi soffre di un disagio di tipo psichico, ed a Giovanni Cirillo, responsabile dell’Andel provinciale, che ha invece rimarcato come i tempi siano ormai maturi per una rivisitazione della legge n.68 del ’99 che ha come finalità l’inserimento nel mondo del lavoro delle persone disabili.
Tra gli altri interventi anche quello di Luigi Cuomo dell’Anmil, in rappresentanza dell’associazione temporanea di scopo “Occupability”, sostenuta da Agenda Urbana per l’inserimento lavorativo di persone con disabilità mentale, che mette insieme la Lega Fibrosi Cistica, l’ENS, l’Anteas, l’Andel, la “IAL” impresa sociale, Promidea Impresa Sociale e Ave-Ama. Per quest’ultima è intervenuta anche la presidente Ninetta Cristallo, una delle pioniere nella lotta allo stigma contro il disagio mentale sul territorio, assieme a Caterina Iuliano ed agli psichiatri Sandro Tagliamonte e Fabrizio Tavano.
Per informazioni sul progetto: https://www.likeyourhome.eu/