Polizia, Gargiulo: “A Vibo Valentia ottime premesse per lavorare bene”

"Felice di iniziare questa nuova avventura che, sono sicuro, andra' ad aggiungere ulteriore esperienza al mio bagaglio professionale". Raffaele Gargiulo, nuovo questore di Vibo Valentia, si presenta cosi' agli organi di informazione e, per il loro tramite, ai vibonesi. Il nuovo questore, 56 anni, originario di Castellamare di Stabia, prende il posto del suo conterraneo Annino Gargano. Recentemente promosso dirigente superiore dal Capo della Polizia, nella sua carriera ha ricoperto incarichi a Capri, Pompei, Castellamare, Carrara, Trento e Viareggio fino a divenire Vicario nella questura di Modena. Quello a Vibo, rappresenta, dunque, il suo primo incarico in veste di questore e tra quelli promossi nell'ultima ondata lui e' stato l'unico ad essere insignito di tale "titolo". In questi giorni Gargiulo, dopo aver incontrato i funzionari della polizia e tutto il personale, sta effettuando visite istituzionali e stamattina ha incontrato il procuratore capo Camillo Falvo. "Ritengo che ci siano ottime premesse per lavorare nel migliore dei modi - ha commentato - in un territorio che si aspetta molto dallo Stato e noi lavoreremo proprio con questa consapevolezza, sapendo bene di offrire un servizio alla comunita' e molto dipendera' da quanto sapremo interpretare i suoi bisogni in un momento storicamente difficile come quello che stiamo vivendo e che ha delle ripercussioni anche sul piano economico e sociale, tuttavia noi abbiamo i mezzi per intercettare questa richiesta di aspettative della popolazione". Proclami Raffaele Gargiulo non ne fa, anche perche' prima ha intenzione di monitorare attentamente il territorio, obiettivo che ancora non e' riuscito a perseguire essendo arrivato a Vibo solo ieri ieri ma ha avuto modo in questi giorni di farsi una infarinatura della realta' con la quale si misurera'. "Non e' sufficiente dare sicurezza alla gente - ha detto - ma offrire anche la percezione della stessa". Come i suoi predecessori anche Gargiulo puntera' in particolare sulla Squadra mobile, lui che nel corso del suo incarico a Viareggio ha risolto tre casi di omicidio ed ha gia' avuto modo di confrontarsi in alcune occasione con la criminalita' organizzata anche se differente da quella vibonese.

--banner--