“Chiudono le scuole il 16, 17 e 18 settembre nel reggino. Falcomatà si è accorto solo oggi che la data di inizio dell’anno scolastico era fissato per lunedì 16 Settembre. Che riguardi le ultime emergenze strutturali di cui si è parlato? Oppure vi sia qualche altra motivazione che mette a rischio l’istruzione dei ragazzi reggini? Così non sia! Nel fantasmagorico mondo di Reggio Calabria, dove le emergenze vengono accantonate per lasciare spazio a eventi circoscritti e privi di fondamento culturale, le scuole chiudono per l’avvento delle feste mariane che Falcomatà ha fatto consacrare allo sconsacrato Fedez! Sì, avete capito bene: Falcomatà chiude le scuole per questo motivo, come se già non bastasse l’improbabile scelta di accoppiare il concerto del più blasfemo artista del panorama artistico nazionale con l’avvento delle cattoliche e tradizionali Feste Mariane!” – ha esordito così il Consigliere comunale Massimo Ripepi, in replica a una nota stampa del Sindaco, il quale ha deciso, soltanto a tre giorni dall’inizio della scuola, di stravolgere per l’ennesima volta l’assetto organizzativo di un’intera società reggina.
“La misura è colma, per questo chiedo le dimissioni immediate del Sindaco più scarso ed imbarazzante della nostra storia, ben sapendo che la colla con cui è attaccato alla poltrona difficilmente gli permetterà di alzarsi. La decisione del Sindaco Giuseppe Falcomatà di chiudere le scuole è un atto gravissimo e la giustificazione fornita è ancora più sconcertante: si chiudono le scuole per permettere alla cittadinanza di ‘godere pienamente delle festività mariane’ e per evitare ‘congestionamenti del traffico’. Invece di risolvere i problemi causati dalla cattiva organizzazione della festa, il Sindaco sceglie la soluzione più facile e irresponsabile: chiudere le scuole, come se l’istruzione potesse essere messa da parte senza conseguenze.” – ha rimproverato Massimo Ripepi – “Ma non si sapeva già da tempo che queste due date coincidevano? Come è possibile che l’Amministrazione Comunale, con tutto il tempo a disposizione, abbia deciso solo ora di chiudere le scuole, causando caos tra i genitori che avevano già organizzato le loro vite in vista dell’inizio dell’anno scolastico?”
“La gestione di questo provvedimento dimostra una totale incapacità e mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini. Chiudere tutte le scuole della città, anziché limitarsi a quelle situate nelle aree più trafficate, è una decisione che rivela l’approssimazione e il dilettantismo che caratterizzano questa Giunta.” – ha puntualizzato il Consigliere d’Opposizione – “Forse si pensa che il tempo extra possa servire a sistemare qualche problema irrisolto nelle strutture scolastiche, ma la realtà è che questa Amministrazione, ormai esperta nella ‘DISSIMULAZIONE’, cerca solo di mascherare le proprie inefficienze!”
“Per come è partito, i nostri ragazzi, le loro famiglie e il corpo docente si stanno già ritrovando ad affrontare un anno scolastico pieno di incertezze e difficoltà, dovute a una gestione politica che non sa né pianificare né risolvere i problemi. E questa decisione di procrastinare l’avvio della scuola, è soltanto l’ultima di una lunga serie di scelte scellerate che hanno affossato la nostra città. Chiudere le scuole per un evento del genere rappresenta il punto più basso di un’Amministrazione che ha perso ogni contatto con la realtà e con i bisogni dei cittadini.” – ha dichiarato Massimo Ripepi – “E quale messaggio daremo ai nostri giovani? Che lo spettacolo e il divertimento contano più della scuola? È così che un’Amministrazione Comunale dovrebbe educare le future generazioni? Chiudere le scuole per un concerto di Fedez, un artista che non rappresenta certo valori positivi, è un insulto all’intelligenza dei cittadini e al ruolo fondamentale che la scuola deve ricoprire.”
“Falcomatà e la sua Giunta devono dimettersi immediatamente.” – ha rincarato il Consigliere Massimo Ripepi che ha poi concluso – “Reggio Calabria merita molto di più di un’Amministrazione che umilia l’istruzione e ignora il futuro dei nostri giovani. Eppure, nel complesso mondo di Reggio Calabria, un luogo dove la normalità e il rispetto per i cittadini sono concetti sconosciuti, e dove chi governa non è capace nemmeno di garantire i diritti fondamentali, non possiamo non chiedere risposte immediate a un’Amministrazione che ha fatto della confusione e dell’impreparazione il proprio marchio di fabbrica.”